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Una torta semplice , una ricetta segnata sul mio librino delle ricette di anni e anni fa (allora i blog non esistevano!!!). Librino che custodisco gelosamente , al quale sono affezionatissima!
La torta di un’amica, che ora non c’è più e mi ha insegnato tanto anche se ci eravamo frequentate poco . Donna impegnatissima, con una forte personalità, intelligente ,coraggiosa, entusiasta della vita , dalla cultura immensa ; viveva sei mesi l’anno , insieme al marito, in Africa , scorrazzando tra oasi e deserti con un camper attrezzato ad hoc .Coppia alchemica che frequentavo quando rientravano dai loro viaggi. Erano persone speciali , dinamici, atletici pur avendo, allora, 60 anni e oltre …
Io allora ero giovincella e da poco mamma e amavo stare ai fornelli come lei.
Avevano una casa bellissima in collina dove orto biologico, frutteto e roseto la facevano da padroni.
Il loro prato veniva rasato da…due caprette ! Niente rasaerba per loro!!! Lei mi aveva fatto conoscere ed apprezzare le rose antiche grazie al mitico vivavio di Anna Peyron , sua amica e tante ricette natural style che apprezzavo particolarmente essendo allora immersa nel mio periodo new age J
Cucinava benissimo. Ogni suo piatto aveva una storia : una crema di nocciole (del suo giardino ovvio!) raccontava anche di un simpatico scoiattolo che le rubava dall’albero o una tajine di agnello e prugne che profumava di paesi lontani era una scusa per parlare dei loro viaggi…
E questa torta è una sua ricetta, una delle tante che aveva condiviso con me...
” torta semplice” , la intitolo perché si fa a cucchiaiate, perché gli ingredienti non sono “particolari” e non si pesano, perché mi trasmette il ricordo di lei e della sua solare semplicità
Ingredienti:
3 mele
3 pere
1 banana
6 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di brandy
1 cucchiaino di lievito per torte
4 cucchiai di farina
4 uova
1 cucchiaio di cannella
4 biscotti sbriciolati (ho usato i petits beurre)
1/2 bicchiere di latte
Affettate la frutta e mettetela in una terrina e quindi aggiungere : 6 cucchiai di zucchero e 2 cucchiai di brandy. Coprire e lasciar riposare per almeno un'ora.
Spolverizzare con un cucchiaio di lievito in polvere. Aggiungere i 4 cucchiai di farina, le 4 uova e il cucchiaio di cannella. Mescolare e unire i biscotti sbriciolati e il 1/2 bicchiere di latte.
versare in una teglia a cerniera imburrata diametro 24 cm- forno 180° - 45 minuti
La torta è del tipo morbido-umido quindi la prova stecchino non vale :-)
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E’ la prima volta che la faccio nonostante io l’abbia trascritta davvero tanti e tanti anni fa.
Non so perché quest’ultimo week end mi è venuta voglia di preparare proprio questo dolce , di sfogliare quel librino vecchiotto e rovinato dove scrivevo e appiccicavo le ricette che mi piacevano.
Questa torta è profumatissima di cannella mi ha trasportato nei racconti esotici della mia amica, nei ricordi delle lunghe chiacchierate sotto il pergolato d’uva di casa sua o delle pagine scritte fitte fitte delle lettere che ci scrivevamo (non c’erano mail…) che ho ancora tutte .
La torta è buonissima, morbida e “umida” come piacciono a me, sa tanto di cannella e credo che una cucchiaiata di cacao amaro ci starebbe bene e sono certa che la mia amica apprezzerebbe anche questa versione…
Probabilmente avremmo assaggiato questa “new version” cioccolatosa sotto il suo pergolato, chiacchierando amabilmente, immerse nella natura, dimenticando i problemi e sognando un futuro migliore per tutti…
foto by my cell
Ciao cara!! Mi sa che questa torta è una vera delizia!!
RispondiEliminaE con tutti questi bei ricordi è sicuramente ancora più buona!!
Buona giornata!!
si cara silvia, devi credermi la sua semplicità disarmante non è proporzionale al risultato finale che è davvero ottimo! provala e vedrai! un grande abbraccio
Eliminache bella amicizia, vera e importante....queste sono i rapporti veri e sinceri che lasciano un segno nel cuore e nell'animo! Sai che questa sarà la prossima torta che farò?! L'ho già segnata...
RispondiEliminaUn bacione e buon fine settimana
cara simo hai ragione! poi fammi sapere com'è venuta !!! bacissimi
Eliminaanch'io ho un vecchio librino come il tuo (e quale foodblogger non ce l'ha...?) e ogni tanto ne pesco qualche ricetta: riescono sempre!
RispondiEliminami piace molto la tua torta, che grazie al tuo racconto è diventata subito "speciale". da provare assolutamente!
un abbraccio grande, cara amica :)
e chi non ha un librino come il nostro??? chiunque abbia pasticciato ai fornelli nei tempi in cui non c'era internet credo! anche le mie ricette del librino riescono sempre perché sono ricette provate e condivise quindi di sicura riuscita!!! anch'io ti abbraccio e spero di vederti prestissimo!
EliminaMi piacciono queste ricette facili e veloci, questa, poi, ha una storia che la rende ancora più speciale.
RispondiEliminaUn saluto!
a parte il ricordo di questa mia cara amica questa ricetta è davvero facile, veloce e anche buona! che volere di più? certo non è una torta speciale, è la classica torta di mele casalinga ma , per questo, a me piace ancor di più! un abbraccio
EliminaUna foodblogger ante litteram la tua amica e peccato che non ci sia più. Mi piacerebbe vivere una vità così, anche se non sono per nulla attratta dall'aspetto trascendente insito nel new age... ma sopporto sempre meno la città e l'essere fissa in un luogo. Che eleganza la seconda foto della torta, colori perfetti. Concordo con l'aggiunta di cacao mentre mi lascia scettica la dose di lievito (su 4 cucchiai di farina) e non amo enormemente i biscotti negli altri dolci, però nell'insieme ispira senz'altro - e poi amo i dolci morbidi umidi.
RispondiEliminala new age , ai tempi, era anche (e soprattutto) una moda.un po' ci si credeva e un po' no. a me ha comunque avvicinato a filosofie che non conoscevo e anche ad una cucina molto diversa da quella pratica che mi incuriosiva e non mi dispiaceva. il lievito anche se sembra tanto devo dire che è perfetto...propbabilmente essendo una torta "umida" e ricchissima di frutta e di poca farina sarebbe uscita anche senza lievito...sono le quattro uova che danno corpo... i biscotti non si sentono e mi sento di dire che forse aumentando la dose di farina si potrebbero omettere....se la proverai con queste modifiche fammi sapere!!! ti abbraccio
EliminaCara Robi, ho un librino (o meglio, un piccolo raccoglitore) pieno di ricette che mia mamma aveva raccolto negli anni, e che mi hai fatto venire voglia di sfogliare nuovamente...!!!
RispondiEliminaRicordare un'amica che non c'è più, nel modo in cui l' hai fatto tu, è bellissimo... grazie per la condivisione :)
Un abbraccio
se dovessi perdere il mio librino (rovinato e anche con qualche macchia culinaria ...) sarei disperata. in questa era in cui il web la fa da padrone mi piace ritrovare queste ricette in questo modo antico: sfogliare le pagine piene di ricordi oltre che di ingredienti e piatti vari....baci grandi !
Eliminacara Roberta, mi son mancati i tuoi racconti, i tuoi acquerelli, le tue ricette.
RispondiEliminaL'ho detto e lo ripeto: le foto saranno importanti, ma quando una ricetta racconta una storia, affabula...beh, potrà pure essere semplice, ma che valore aggiunto!
A rileggerci presto tra sorrisi e ricette :-D
carissima fabi anche per me è sempre un piacere leggerti e saperti vicina.confermo il valore aggiunto che trovo sempre anche da te....un abbraccio grandissimo cara amica
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