E’ da tanto che non scrivo di libri, bè è semplice: non leggo più come un tempo.
Di questo mi spiace tantissimo, ero una lettrice vorace e instancabile.
In questo momento, per me, è difficile trovare tempo “sospeso” in cui dedicarsi solo alla lettura in piacevole ozio letterario.
Ogni tanto però, magicamente, si apre ,come un squarcio nel cielo, un “buco nero spazio temporale” ,che mi regala la possibilità di isolarmi dal mondo e leggere un libro.
In tre ore.
Si, perché questo è quanto ho impiegato a leggere il libro “IL REALITY DELLA PAURA” di Giulio Galli.
Nota doverosa: è un libro di un esordiente e ultimamente, i libri di scrittori sconosciuti ,mi danno una grande soddisfazione ! Ne ho letti diversi di piccole e grandi case editrici , accompagnata sempre da un vago scetticismo di base che però non ha mai trovato conferma : i libri letti si sono sempre dimostrati all’altezza della situazione e mi hanno delusa molto più spesso quelli di nomi noti e blasonat!
anyway…
della mitica Agatha Christie , anche se in questo romanzo si ritrovano dieci persone in balìa di un killer che spargerà terrore e panico.
L’occasione: partecipare ad un reality show che promette un’unicità spettacolare .
La curiosità e la speranza di una vittoria carica d’oro e di fama , spinge dieci persone a presentarsi all’audizione che altro non è che un colloquio , in una stanza semi vuota, con una voce .
Nonostante la stranezza della situazione e la poca chiarezza sul tutto ,i dieci si imbarcano in questa avventura che tutto sarà ,tranne che piacevole e spensierata.
Avranno la conferma che qualcosa non va quando, approdando sull’isola , la voce metallica che li aveva accolti nell’audizione, spiegherà loro il meccanismo di questo “gioco” : tra di loro si nasconde un killer che ha il compito di ammazzarli tutti e l’unica possibilità di salvezza consiste nell’individuarlo e di eliminarlo prima che sia lui a farlo.
Da qui è tutto un susseguirsi di colpi di scena che si protraggono fino all’ultima pagina del libro.
I “fatti”sono a volte forti e cruenti peraltro molto ben gestiti e contenuti come piace a me : non riesco a leggere trame troppo violente o esplicite , amo molto di più i gialli “leggeri” alla Christie o alla Raisin , per dire, o quelli più “intimisti” (per esempio, uno su tutti Sandor Marai con il suo “Le braci” o anche “La variante luneburg di Maurensig o “Atteggiamento sospetto” della Muriel Spark…) , che sono forse più “forti” degli altri, ma mi evitano immagini raccapriccianti che non reggo!
Di certo avrebbe potuto essere un libro con il numero doppio di pagine : di storie parallele , di sviluppi incrociati di plot ,ce ne sarebbero stati . Le 256 pagine scorrono , come dicevo, velocissime, ho avvertito una sensazione simile alla corsa affannata : mai una tregua, mai momenti di “tranquillità”, nessuna pausa, solo la voglia di arrivare alla fine come se fosse una “liberazione” : scoprire cosa si nasconde dietro alla voce, chi è il killer, perché questo reality…
Queste domande avranno tutte una risposta?
Il reality della paura - Giulio Galli
Agitato da un tremito evidente, non osava guardare negli occhi il suo nemico. Era curvo su se stesso,il capo chino, le dita convulsamente intrecciate in atto di preghiera. Aveva molto freddo, eppure si trovavano su un’isola tropicale,in pieno giorno, e la temperatura era sicuramente superiore ai trenta gradi. Solo loro due.
Una voce calma, sicura, replicò: “Sei tu che hai la pistola. Che aspetti ad usarla?”
Era vero. L’arma giaceva ai piedi dell’uomo terrorizzato, in mezzo ad una sabbia finissima, dal riverbero abbagliante. L’avversario invece stringeva un pugnale militare, dalla lama seghettata, e non aveva altro per offendere.
Il poveretto era scosso da brividi profondi. Si sforzava di trovare una via di uscita, ma non riusciva assolutamente a riflettere. Assieme alla paura, provava incredulità : come aveva fatto a cacciarsi in quella situazione? Tutti quei morti…e nessuna possibilità di aiuto. Due settimane prima gli era parso di toccare il cielo con un dito. poi l’incubo. Costante, martellante, devastante. Ora era lì, davanti a un killer che aveva ingannato e ucciso senza mai farsi scoprire.
grazie per la recensione! E quel disegno...mi rappresenta in pieno, sai?!
RispondiEliminabaci
ma cara simo...quel disegno siamo NOI !!!! baciiiii
Eliminanon so questo libro (non amo tanto il genere...), ma anche per me quella sarebbe la serata perfetta!
RispondiEliminaun abbraccio carissima e a presto
anch'io non sono una patita però questo non è davvero malaccio...serata perfetta per tanti, anzi, tante !!! baci a prestissimo!!!
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