Era davvero da tanto che non leggevo un libro così…coinvolgente.
Per la trama, certo , ma anche per una serie di riflessioni,
elucubrazioni, pensieri che mi hanno tenuta incollata a questo libro, tanto da
leggerlo in due giorni, o meglio, in due sere!
Così recita la sinossi nelle alette della copertina :
È un mattino di novembre.
Nella sala di uno dei più prestigiosi college di Oxford, centinaia di persone
aspettano l'inizio di una conferenza. Dopo qualche minuto entrano - nel
silenzio generale - decine e decine di pecore. Bianche, lanose, ordinate, moderatamente
belanti. Le guida Filippo Cantirami, giovane economista italiano, che come
nulla fosse comincia il suo intervento sulla crisi dei mercati. Inizia così il
nuovo romanzo di Paola Mastrocola. Quella incredibile invasione di pecore
getterà nel caos i genitori Cantirami, convinti che il figlio modello sia a
Stanford a finire un dottorato, e che si ritrovano all'improvviso spiazzati e
in ansia. Cosa combina Fil, dov'è finito, chi è veramente? E chi è quel suo
compagno Jeremy con il quale ha stretto un patto, che cosa si sono scambiati i
due ragazzi, qual è il loro segreto? Fil sembra sparito nel nulla, perduto in
un mistero. Imprendibile. E intanto, sullo sfondo, la crisi dei nostri giorni. …”
In copertina , sotto al titolo, scritto in piccolo sulla
sinistra “ qualcuno ha la vita che vorrebbe?”
Ecco in questa piccola frase c’ è il libro. Una sorta di
cammino verso la consapevolezza di sé, di quello che si desidera veramente e
che spesso non si riesce a fare per condizionamenti sociali, per amore verso
chi ci sta intorno, per non deludere qualcuno, perché così deve essere e…basta.
Spesso però questi comportamenti dettati da un gigantesco
spirito di adattamento sconvolgono le menti, tutto quello che ci sta intorno
perde un senso (se mai ce l’ha avuto) , si desidera il silenzio, la solitudine,
l’attesa , il “tempo perso”… ed è proprio questo che succede a Fil, figlio
adorato e amato, nel quale la famiglia aveva riposto tutte le aspettative per
una vita di successo e di notorietà. Ma Fil non è questo che vuole e se le sue
scelte, quelle vere, vorranno dire rottura con i suoi affetti e sconvolgimenti di vita ,lui è disposto ad
affrontarli pur di essere quello che davvero vuole essere.
Un libro per i giovani e i meno giovani perché ognuno, nei
personaggi descritti, può trovare qualcosa di sé, qualcosa che non hai mai
avuto il coraggio di fare, qualcosa a cui ha rinunciato in nome di sterili
risultati.
Un libro in cui i figli potrebbero capire i genitori e
viceversa. Un libro che trasuda senso di libertà in ogni riga raccontata,
sentita, vissuta.
L’amore ,quello vero, quello che sgorga spontaneo, libero da
condizionamenti è, secondo me, il motore
della storia.
L’amore puro , la passione per la natura, per lo studio, per
le piccole cose della vita, per una ragazza, vista una sola volta ma che Fil sa
che cambierà per sempre la sua vita,questi sono i segnali che condurranno il protagonista a vivere come desidera .
Parallelamente anche
la sua famiglia, distrutta inizialmente dal dolore di sentirsi traditi dal
figlio, fratello, nipote , amato, trova un significato in tutta questa storia
surreale.
“un genitore non sa cos’è il meglio per suo figlio. Non lo
può sapere. È Dio? Legge nella sfera di cristallo? No, è solo un genitore. Allora
dovrebbe starsene a guardare e basta, in silenzio e con grande calma. Un po’ come si sta davanti al
mare a guardare il mare. Si guarda il mare. Basta. “
E ancora:
“un figlio che non continua il padre spezza una linea. La rompe.
È un elemento di rottura, un figlio così, si può dire? L’ho pensato spesso. Ma adesso
non è più così….questo pensa Fil…”
Ho letto con avidità questi pensieri, queste riflessioni che
facevo mie adattandole alle mie esperienze di vita … arrivata alle ultime
pagine mi sono commossa. Non per la situazione descritta ma per quanto mi era
rimasto dentro.
L’insoddisfazione che spesso mi accompagna è di certo figlia
di un carattere “adattabile” ma … con rabbia repressa. L’incapacità di sconvolgere
le “regole” del gioco, di saper rinunciare a qualcosa per essere davvero quello
che si vuole mi appartiene ed ho invidiato molto Fil e le sue pecore , la sua
forza e il suo coraggio di dire no ad un mondo a lui ostile, a lui lontano.
Quando ho terminato il libro (con un discreto magone) , ho
spento la luce e ho pensato a quante volte i momenti di “vaghezza” in cui ci sente persi e senza meta
, nascondano in realtà un’energia e un potenziale unico.
E ancor più mi ha toccato il concetto del lusso del tempo “perso”,
in cui chiunque può permettersi di fare o non fare quello che vuole : la vera
libertà per Fil, ma anche per tutti noi. Non un “far niente” fine a se stesso
ma una sorta di “nulla creativo” in cui prendersi il tempo per decidere la
direzione da prendere.
“è quello il tempo vero. Il tempo che (Fil) non ha…Sa solo
che lo vuole, lui, adesso, quel tempo.”
Simpaticamente :
Unica nota “negativa” (si fa per dire) : le pecore della copertina.
Perché se nel
libro sono descritte le pecore suffolk
(quelle belle con il muso e le zampe nere) hanno messo pecore “normali”???nulla
contro questi ovini ma , volete mettere l’impatto visivo delle altre??? J
Mi hai convinta definitivamente... appena sarà dispobile in biblioteca me lo leggerò, sono convinta in pochissimo tempo!
RispondiEliminaSe la lettura ti prenderà come è stato per me, lo finisci davvero in un attimo. Spero ti piaccia! Un abbraccio a presto !!!
EliminaA parte che la copertina proposta da te è meravigliosa, e di certo più invitante di quella vera, Hai convinto anche me a leggere questo libro... mi ci rispecchio in toto... nei tuoi pensieri...
RispondiEliminaGrazie Stefania ma le " mie" pecore sono solo uno schizzo !!! Ma vuoi dire che davvero siamo un po' ...separate alla nascita???? Un grande bacio !!!
EliminaComplimenti per il blog.... Tuo nuovo follower se ti va passa da me http://dolciantonio.blogspot.it/
RispondiEliminaGrazie!! Passo di sicuro a trovarti ! A presto
EliminaCaspita...ce l'avevo tra le mani ma poi l'ho posato....corro a prenderlo che a me la Mastrocola piace un sacco...
RispondiEliminaE cmq al prossimo libro dovrebbe chiedere a te di disegnarle la copertina!
:-)
Se ti piace la mastrocola non potrà non piacermi questo libro!! Lei scrivo molto bene in modo scorrevole e intenso! Grazie per la fiducia per i miei disegni!!!:-) un grande abbraccio
EliminaPosso capire che ti abbia emozionata. Da quel che racconti, questo libro parla di te:)
RispondiEliminaMi e' venuta una voglia grandissima di leggerlo, appena avrò finito Fai bei sogni di Gramellini.
Ti mando un bacione grande (hai un futuro anche come revisore di copertine libri)
Pat
:-) eh si..un pò di me, in effetti, l'ho trovato ... grandi baci patty!!!
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