sabato 22 ottobre 2011

DI LIBRI...




Assente dal mio amato blog da qualche giorno per problemi tecnici ma, questa volta (strano) non a causa  del web e/o del computer ma…miei!
In teoria non dovrei usare tastiera e computer (lavoro a parte) a causa di fastidiosi e dolorosi acciacchi al braccio destro (mano, gomito, spalla…tutto!) insomma : riposo assoluto ! ma come si fa???
Dato che non riesco ad obbedire a questi ordini integralisti ,mi limito e quindi ,non potendo nemmeno esprimermi troppo in cucina ,ecco una piccola  rece.
Il libro è “Il segreto della mezzaluna” di Fabio Picchi. Perché questo libro? Anni fa avevo preso in edicola “chef accademy” serie di volumetti monotematici (primi piatti, dolci,ecc…) + dvd con scuola di cucina + dvd con ricette di vari chef  e tra questi c’era Fabio Picchi e lì l’ho conosciuto e  mi è piaciuto subito! Innanzi tutto è toscano e a me quella parlata lì mi fa impazzire J , poi simpatico, ironico e …istrione. Le sue ricette erano piccole pieces teatrali e poi ho capito il perché: è sposato con un’attrice e con lei ha  fondato un’associazione culturale chiamata  “teatro del sale”, un luogo nel quale si fa teatro , si cucina e, ovviamente, si mangia oltre ad avere un ristorante che si chiama “Il Cibrèo”.
Insomma una personalità affascinante che mi ha convinta ad acquistare questo suo libro…
Di sicuro è molto meglio come cuoco e infatti la parte più bella e più “sua” è la raccolta di ricette presenti nel romanzo,  una sorta di “appendice” nella quale descrive piatti, ingredienti ed esecuzione con il suo modo simpatico, intelligente, originale…il suo “un non-niente di origano” mi piace!! 
“non niente” : è bello e rende bene l'idea! E poi gli aggettivi, i colori, i sapori dei quali racconta nello spiegare questo o quel piatto, coinvolgono molto di più del romanzo ! Le ricette : gradevolissima lettura.
Il romanzo invece così cosà…ma glielo perdono perché a me il  Fabio Picchi ,piace e lo trovo un uomo genuino, interessante, semplicemente creativo perché lui è artista nel lavoro e nella vita.
Il libro ha una copertina simpatica ma i cartonati non li amo e quindi avrei preferito una brossura cucita , anyway. Impaginazione pessima, carta sbagliata (per me, e qui esce la mia deformazione professionale!) : una naturale senza legno bianchissima e troppo spessa (credo sia una 100 o 120 gr) carino invece il colore del testo : non il solito nero ma un grigio scuro.
Insomma un libro che si può anche non leggere  ma vi invito, invece,  a guardare  una sua ricetta (penso che su you tube ci sia di sicuro un suo video, magari quello nel quale descrive le “sue” melanzane alla parmigiana o le “sue” uova al tegamino…entrambe , meritano) per scoprire l’uomo simpatico,allegro, innamorato della vita , dei suoi piaceri e del suo lavoro  e ironico come solo i toscani sanno essere .
Scaduto tempo massimo per usare tastiera e mouse….sorry…L
Non l’incipit , ma una “poesia” del protagonista del romanzo che introduce il primo capitolo:


Sono innamorato come una femmina di una femmina
Sono innamorato come una madre di quattro figli
Sono innamorato di mille pentole e pentolini
Mi sono innamorato di una vita regalata
Mi sono innamorato del mondo intero
MI sono innamorato del non saper star fermo
Mi sono innamorato di quel che verrà
Nella mia aia e là su in cima
Subito dopo l'Himalaya
Da quel che potrebbe essere e forse sarà
Del già accaduto che si trasforma
Semplicemente in un'altra possibilità


dal diario di Igor Rogi

2 commenti:

  1. Ciao Roby, il Cibreo a Firenze? che c'è sia la trattoria che il ristorante raffinato?, perché se è quello sono stata e si mangia da urlo, un minestrone lì è un'avventura per il palato, naturalmente io sono stata alla trattoria.
    Auguroni per la tua salute, un abbraccio Alex

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  2. @alex: veramente non lo so, non ci sono stata :-( ma è segnato tra le "cose da fare" . grazie per gli auguri, un abbraccio a te

    RispondiElimina

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