Assente dal mio amato blog da qualche giorno per problemi
tecnici ma, questa volta (strano) non a causa
del web e/o del computer ma…miei!
In teoria non dovrei usare tastiera e computer (lavoro a
parte) a causa di fastidiosi e dolorosi acciacchi al braccio destro (mano,
gomito, spalla…tutto!) insomma : riposo assoluto ! ma come si fa???
Dato che non riesco ad obbedire a questi ordini
integralisti ,mi limito e quindi ,non potendo nemmeno esprimermi troppo in
cucina ,ecco una piccola rece.
Il libro è “Il segreto della mezzaluna” di Fabio Picchi.
Perché questo libro? Anni fa avevo preso in edicola “chef accademy” serie di volumetti monotematici (primi piatti, dolci,ecc…) + dvd con scuola di cucina + dvd con
ricette di vari chef e tra questi c’era
Fabio Picchi e lì l’ho conosciuto e mi è
piaciuto subito! Innanzi tutto è toscano e a me quella parlata lì mi fa
impazzire J ,
poi simpatico, ironico e …istrione. Le sue ricette erano piccole pieces
teatrali e poi ho capito il perché: è sposato con un’attrice e con lei ha fondato un’associazione culturale chiamata “teatro del sale”, un luogo nel quale si fa
teatro , si cucina e, ovviamente, si mangia oltre ad avere un ristorante che si
chiama “Il Cibrèo”.
Insomma una personalità affascinante che mi ha convinta ad
acquistare questo suo libro…
Di sicuro è molto meglio come cuoco e infatti la parte più
bella e più “sua” è la raccolta di ricette presenti nel romanzo, una sorta di “appendice” nella quale descrive
piatti, ingredienti ed esecuzione con il suo modo simpatico, intelligente,
originale…il suo “un non-niente di origano” mi piace!!
“non niente” : è bello e rende bene l'idea!
E poi gli aggettivi, i colori, i sapori dei quali racconta nello spiegare
questo o quel piatto, coinvolgono molto di più del romanzo ! Le ricette : gradevolissima
lettura.
Il romanzo invece così cosà…ma glielo perdono perché a me
il Fabio Picchi ,piace e lo trovo un
uomo genuino, interessante, semplicemente creativo perché lui è artista nel
lavoro e nella vita.
Il libro ha una copertina simpatica ma i cartonati non li
amo e quindi avrei preferito una brossura cucita , anyway. Impaginazione
pessima, carta sbagliata (per me, e qui esce la mia deformazione professionale!)
: una naturale senza legno bianchissima e troppo spessa (credo sia una 100 o
120 gr) carino invece il colore del testo : non il solito nero ma un grigio
scuro.
Insomma un libro che si può anche non leggere ma vi invito, invece, a guardare una sua ricetta (penso che su you tube ci sia
di sicuro un suo video, magari quello nel quale descrive le “sue” melanzane
alla parmigiana o le “sue” uova al tegamino…entrambe , meritano) per scoprire
l’uomo simpatico,allegro, innamorato della vita , dei suoi piaceri e del suo
lavoro e ironico come solo i toscani
sanno essere .
Scaduto tempo massimo per usare tastiera e mouse….sorry…L
Non l’incipit , ma una “poesia” del protagonista del
romanzo che introduce il primo capitolo:Sono innamorato come una femmina di una femmina
Sono innamorato come una madre di quattro figli
Sono innamorato di mille pentole e pentolini
Mi sono innamorato di una vita regalata
Mi sono innamorato del mondo intero
MI sono innamorato del non saper star fermo
Mi sono innamorato di quel che verrà
Nella mia aia e là su in cima
Subito dopo l'Himalaya
Da quel che potrebbe essere e forse sarà
Del già accaduto che si trasforma
Semplicemente in un'altra possibilità
dal diario di Igor Rogi
Ciao Roby, il Cibreo a Firenze? che c'è sia la trattoria che il ristorante raffinato?, perché se è quello sono stata e si mangia da urlo, un minestrone lì è un'avventura per il palato, naturalmente io sono stata alla trattoria.
RispondiEliminaAuguroni per la tua salute, un abbraccio Alex
@alex: veramente non lo so, non ci sono stata :-( ma è segnato tra le "cose da fare" . grazie per gli auguri, un abbraccio a te
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