lunedì 20 giugno 2011

LA MIA PRIMA MADELEINE...............


Non so da quanto tempo, volevo preparare le madeleines. Non tanto per provare la ricetta in sé ma quanto per il …Proust! Mi ricordo nitida la prima volta che avevo letto la pagina che descriveva il momento diventato famoso :


"Ma nello stesso istante in cui il liquido al quale erano mischiate le briciole del dolce raggiunse il mio palato, io trasalii, attratto da qualcosa di straordinario che accadeva dentro di me. Una deliziosa voluttà mi aveva invaso, staccata da qualsiasi nozione della sua causa. Di colpo aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, agendo nello stesso modo dell’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, quell’essenza non era dentro di me, IO ero quell’essenza. Avevo smesso di sentirmi mediocre, contingente, mortale. Da dove era potuta giungermi una gioia così potente? Sentivo che era legata al sapore del tè e del dolce, ma lo superava infinitamente, non doveva condividerne la natura. Da dove veniva? Bevo una seconda sorsata nella quale non trovo nulla di più che nella prima, una terza che mi dà un po’ meno della seconda. E’ tempo che mi fermi, la virtù del filtro sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è lì dentro, ma in me.”

Mi era piaciuto e non poteva essere altrimenti visto che a quell’epoca ,avevo circa 16 anni , ero innamorata della letteratura francese dell’800 e dei primi del ‘900. Leggevo pagine e pagine di romanzi (en francais, ca va sans dire!!) e mi perdevo tra le parole , le trame, le elucubrazioni…
Parallelamente nasceva la mia passione per la cucina che aveva avuto il suo incipit (giusto per stare in tema di libri) a 15 anni, durante un sabato piovoso nel quale mi ero cimentata nel mio primo piatto cucinato da sola che non poteva essere altro che un dolce : la zuppa inglese. Dolce trendy, ai tempi , che mi aveva dato una soddisfazione infinita…ma questa è un’altra storia…
Della pagina di Proust oltre al lato psicoromanticoletterario del tutto, mi aveva incuriosito questo dolcetto che avevo immaginato, in un primo momento, come una sorta di tortina  bassa e tonda, morbida e profumata…
Quando avevo scoperto che le madeleines avevano in realtà un’altra forma, ci ero quasi rimasta male! Non li avevo ritenuto dolci da tè e mi sembravano …bruttini e insignificanti.
Ma la moda era diversa…ero ancora negli anni ’70 quando non esistevano cupcakes, muffins, macarons….e le torte “belle” erano quelle che si prendevano rigorosamente in pasticceria alla domenica ,anzi la “modernità” consisteva nel prendere le paste invece del dolce .
Insomma la madeleine in quegli anni, per me, “stonava” e io non l’avevo presa in considerazione per i miei progetti culinari di allora.
Ma adesso è da tempo nella mia lista “to do” e, complice la mia cara amica Elisa , cuoca e devota al KA, che mi ha regalato un favoloso stampo per madeleines, ecco mettermi alla prova.
La ricetta l’ho copiata dal primo libro della cavoletta , con una piccola variante, non ho usato l’acqua di rose ma l’aroma di arancio e non ho usato il miele ma ho aumentato la dose di zucchero.
Inutile dire che ho deciso di farle senza prepararmi, cioè mi sono arrangiata con quello che avevo in casa senza pre-spesa ad hoc (insomma….come sempre!)

Ingredienti per circa 50 mini madeleines : il mio stampo è per questo tipo: petites et gracieuses :-)


farina 120g
uova 2
burro 100g
zucchero 60 gr
lievito per dolci 1 cucchiaino scarso
aroma fiori d’arancio 1 boccettina
sale una presa

Rompere le uova in una ciotola capiente, unire lo zucchero, il sale e sbattere con una forchetta.. Unire il burro morbido e l’aroma di arancio, sbattere ancora. Aggiungere poi la farina e il lievito, mescolare . Tenere questo composto al frigorifero per una notte. (io l’ho lasciato 2 ore circa)
Cottura (e qui è il complicato):
accendere il forno e portarlo a 250°, distribuire l’impasto nelle formine da madeleines e infornare. Dopo 5 minuti circa le madeleines dovrebbero essere gonfie, abbassate subito il forno a 180° e sfornate dopo 5 minuti. Le madeleines devono essere dorate ma non troppo, giusto sui bordi. Lasciar raffreddare su una griglia .
Così ho fatto e devo dire che qualche “gobbetta” è riuscita bene, devo perfezionare il tutto, ma come prima volta sono abbastanza soddisfatta.

Ho già puntato un libretto interessante di ricette di sole madeleines sia dolci che salate e mi intriga molto…basta poco, in effetti, a farmi intrigare da un libro , se è di cucina poi, con foto carine…è fatta! Vediamo se per queste madeleines , sarà un vero amore o sarà un cotta passeggera , per Proust , ai tempi, era stato amore per le prime pagine per poi diventare quasi “leggera insofferenza” mano a mano che andavo avanti nella lettura…ma non si poteva dire! E quindi lo decantavo come andava fatto… anche le madeleines le ritengo un po’….sopravvalutate (non è il caso di Proust, sia chiaro, è un parere molto personale il fatto che non mi faccia impazzire!) ma è indubbia la loro originalità della forma che le promuove tra il dolcetti trendy del momento e noi ben sappiamo quanto questo influenzi gli esperimenti culinari di noi cuoche glamour !!! :-)



13 commenti:

  1. Ti sono venute meravigliosamente bene, complimenti e buon inizio settimana!

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  2. Ebbi la tua stessa reazione quando lessi il brano dalla Recherche. Frequentavo il linguistico e Proust era sempre presente nelle nostre esercitazioni dell'ultimo anno. Ricordo che la descrizione delle Madelaines e del loro effetto "macchina del tempo" mi è rimasto sempre molto caro e da lì un amore quasi reverenziale per questo dolcetto. Il tuo primo tentativo è sbalorditivo. Forse che le avevi davvero così dentro che si sono manifestate quasi per magia in una perfezione davvero romantica. Grazie per avermi ricordato quei tempi andati. Un abbraccio, Pat

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  3. ricetta ad elevato contenuto culturale, sei grande!

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  4. Mia cara, certo che hai cominciato presto con la cucina! Io se non fossi diventata celiaca non mi sarei mai avvicinata a questo mondo...
    P.s. 50 madaleine con questo quantitativo di roba???? Ma quanto sono mini??? Lo voglio anche ioooooo!!!

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  5. Roby, la gobbetta ti è venuta alla grande.. brava!
    Io ho un libro di Madeleines, dolci e salate, comprato a Parigi. Ovviamnte è in francese, lingua che io non mastico molto, ma quando si tratta di cucina... riesco a tradurre tutto o quasi :-)
    Madeleines sopravvalutate...? Forse sì, ma hanno un grande vantaggio, si preparano in un attimo (escluso il passaggio in frigoifero...). Io adoro quelle con le mele :-)))
    Buona settimana

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  6. @barbara: grazie!!! buona settimana a te. a presto

    @patty: è bello condividere le emozioni importanti...grazie per il tuo commento! un abbraccio

    @blueberry: non è stato pesante...vero??? altrimenti mi faccio gli scrupoli!!! un grande abbraccio

    @stefania: eh, si...ero una bambina!! si giuro 50!! lo stampo è da 24...continuavo ad infornare! ne ho riempite 2 forme e mezza...sono piccine però e per questo ci piacciono tanto, vero??? baci cosmici

    @ale: il tuo commento mi onora visto i tuoi capolavori! sei sempre più brava e lo dico con sincerità e con il cuore! per i libri, ti capisco!! mastico poco l'inglese ma tu non sai quanti libri e riviste di cucina in english compero!!! e come te, riesco pure a capire le ricette!!! mi dici il titolo del tuo libro sulle madeleines? è forse quello che ho visto?? grazie. ti abbraccio

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  7. ...che mito le deliziose madeleines! quell'impastino profumato e così romanticamente francese...ti fanno sentire subito dal pasticcere! sei stata abilissima
    eppoi così tanteeee!!
    ...anche se, devo ammettere, mi piacciono molto anche quelle.. ehm...confezionate :(
    (monsieur Arthens docet)
    ti lovvo
    ^_^

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  8. Sai che non le ho mai fatte???? Ma mi ispirano tantissimo....quindi devo solo procurarmi lo stampo...ti sono uscite a meraviglia!

    Un abbraccio e a presto
    Paola

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  9. @rita: infatti mi aveva fatto impazzire la "madeleine" di monsieur Arthens...;-) bacissimi

    @paola:si prendilo! secondo me danno soddisfazione! credo che comprerò il libro che ho citato : ci sono ricette per madeleines dolci e anche salate...da provare! un abbraccio grandissimo

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  10. complimenti, questa ricetta è davvero golosa! un bacione! :)

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  11. Grazie Roby, che bei complimenti!!! Sei troppo buona :-)))
    Il libro di cui parlo è: "Les Madeleines (salées et sucrées) de Sophie" di Sophie Dudemaine - ed. Minerva. Ci sono un sacco di idee e abbinamenti anche inusuali...
    Un bacione

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  12. un passagio veloce sul tuo blog. Sempre piacevole!!! :D

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  13. @lericetetdell'amorevero: grazie. un classico che...fa fine e non impegna...troppo! :-) un abbraccio

    @aarthi:thanks for your visit! see you ... kisses

    @ale: grazie della dritta!!! segnato!!! ti abbraccio

    @angela: ciao carissima! grazie per il tuo "passaggio" sempre graditissimo! baci

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