Questa è la prima, anzi no la terza ricetta inglese che mi è stata insegnata…
La prima era stata l’apple crumble che mi piace da impazzire… poi l’apple pie e , a seguire, il chicken pie.
L’innamoramento nei confronti della cucina inglese mi era capitato una decina di anni fa, complice una mia conoscente, poi diventata amica, inglese.
Ai tempi abitavo in campagna in un paese vicino alla città, avevo una casetta con giardino, tanto spazio e mi dedicavo ,come hobby, all’acquerello e al punto croce. Mi sentivo molto topina di boscodirovo e sognavo deliziosi cottage in cui mangiare pudding caramellosi e sorseggiare the al caldo mentre fuori infuriava la bufera…bè, ci sta che nel mio scenario ci fosse questa ambientazione molto, come dire?, da “cime tempestose”, perché era inoltre un periodo molto tempestoso della mia vita…ma,vi risparmio i dettagli.
Tra una pennellata e una crocetta, cucinavo con passione , come sempre e questa mia amica era una delle mie fans.
Super sportiva e super impegnata , non aveva poi così tanto tempo ( e voglia) di mettersi ai fornelli e io spesso, con piacere, o la invitavo con la sua family oppure quando preparavo qualcosa di carino ne facevo sempre una porzione per lei.
In occasione di un natale mi regalò ben due abbonamenti a riviste inglesi “country living” e “house beautiful”: bellissime e ricche di consigli per la casa, il giardino nonché con ricette sorprendenti.
(È su queste riviste che ho visto per la prima volta il mitico Kitchen Aid, altro colpo di fulmine…) Dico, "ricette sorprendenti", perché ero convinta che la cucina inglese facesse schifo, o perlomeno era quello che si era soliti pensare. Chissà perché mi immaginavo gusti assurdi con abbinamenti improponibili e il mio stupore fu grande quando incominciai a leggere le ricette di queste riviste e a scoprire la cura e la passione che gli inglesi dedicano alla cucina. Quando poi assaggiai alcuni piatti tipici cucinati dalla sorella di questa mia amica (che fa oltretutto la cuoca e gestisce una società di catering) , che era venuta a trovarla, il mio amore per l’english food fu confermato alla grande.
I mince pies, gli shortbread, gli onion and olive scones, le scotch eggs,il Christmas pudding, il lemon curd, tutti i possibili pie dolci e salati…tutto una delizia ! Quando la mia amica ritornava in Inghilterra ,tornava carica di prodotti che noi non sappiamo nemmeno cosa siano: i jelly…il golden syrup…i barattolini con mille spezie … dei quali venivo piacevolemente omaggiata :-)Insomma mi si era aperto un mondo …sono anni che non frequento più tanto questa amica alla quale voglio bene e che sento comunque spesso. A lei dedico questa ricetta che è diventata un mio classico:
Ingredienti:
per la pasta brisée:
400 gr farina
200 gr burro
100 ml acqua fredda
Per il ripieno:
pollo : a volte prendo al super il pollo arrosto già fatto e uso quello( pulito : spellato e senza ossa) oppure prendo 2 o3 cosce e 1/2 petto e li faccio bolliti.
2 cipolle medie
Alloro
2 carote
Funghi secchi (circa 25 gr)
Panna da cucina
Parmigiano (facoltativo)
Preparare la pasta brisée unendo il burro alla farina fino a formare un composto sbricioloso , aggiungere quindi l’acqua fredda e formare una palla bella liscia che metterete in frigo per mezz’ora.
Mettete a mollo in acqua tiepida i funghi secchi .
Se fate bollire il pollo usate la pentola a pressione che è più veloce: mettete il pollo con le carote ,l’alloro e un pezzo di cipolla steccata con qualche chiodo di garofano. Chiudete e ,dopo il fischio ,calcolate una ventina di minuti. Spegnete il fuoco ma non fate sfiatare la pentola a pressione : lasciate che si sfiati da sola (circa mezz’ora)
Se invece utilizzate il pollo già pronto (o avanzato! Va benissimo, anzi rende il piatto più saporito) lo pulite e lo mettete in una terrina.
Fate cuocere le cipolle con 2 chiodi di garofano, una foglia di alloro . Quando sono cotte e quasi disfate, salate q.b.
Tirate fuori dal frigo la pasta, stendetela e ricoprite una teglia imburrata o rivestita con carta forno(diametro 20 cm) dai bordi alti (almeno 4 dita) e con la pasta rimanente fate un cerchio che servirà come “coperchio” del pie.
Nella terrina dove avete messo il pollo a pezzetti aggiungete : le cipolle, i funghi strizzati, le carote tagliate a pezzetti, la panna, sale e pepe. Io ultimamente ci aggiungo anche del parmigiano grattugiato perché mi piace il sapore che dà al piatto.
Rovesciate il tutto nel pie , livellate e coprite con il disco di pasta preparato. Rivoltate i bordi , praticate un foro al centro (il “camino”) e a piacere decorate con foglie, scritte, di pasta la superficie (io preferisco lasciarlo liscio anche se ne esce un pie troppo “rigoroso” e poco “english”!!)
Spennellate con un uovo sbattuto o con un po’ di latte e infornate a 200° per dieci minuti e poi abbassate a 180° per mezz’ora circa. Controllate che non bruci, se vi sembra che stia prendendo troppo colore, coprite con la stagnola.
Il chicken pie non deve cuocere tantissimo in quanto gli ingredienti sono già cotti…l’importante è che cuocia bene l’involucro, cioè la pasta briseé che deve risultare fragrante pur mantenendo una certa morbidezza (altrimenti vi vedo a tagliare il pie con la…sega elettrica!)
Ai tempi pensavo fosse una ricetta complicata e difficile e invece non lo è ma, soprattutto il suo pregio è che si può tranquillamente prepararlo il giorno prima, anzi è più buono! Quindi può essere la soluzione per una cena o un pranzo, da prepare in anticipo! È sufficiente una rapida scaldata in forno ed è perfetto. Ma non solo, del chicken pie esistono mille versioni che contemplano verdure diverse da quelle che vi ho detto, e se avanzate carne anche che non sia di pollo , il risultato finale è comunque degno di nota. Un piatto molto free e creativo . Diciamo che è una english idea da completare e arricchire con i gusti che più ci piacciono
Giusto per aggiungere una nota light a questo piatto, io di solito lo abbino ad un cremoso contorno di castagne e scalogni ;-)
Eh bè un’altra cosa ho imparato dalla mia amica inglese e dalla cucina della sua terra: burro, zucchero, condimenti, liquori …a iosa…e in effetti, preparare queste ricette è , a volte, peccaminoso per le quantità di grassi utilizzati! Nigella docet! Ma come ci insegna la famosa food writer quando assaggia con voluttà i suoi piatti che fanno terrore al colesterolo, in cucina bisogna lasciarsi andare…a questo proposito vi cito due righe del suo libro “Delizie Divine” (MUST HAVE) in conclusione di una sua ricetta di una torta che persino lei giudica “molto pesante” :-) :
“non sentirti obbligata a usare tutta la glassa: ha un sapore ancora migliore se la gusti ripulendo la ciotola con un dito.”
Fantastica donna inglese!!!
Come è vero Roby noi abbiamo i negozianti che ci propongono sempre le stesse cose non fanno mai acquisti diversi come per le spezie ad esempi..comunque!!!
RispondiEliminaPer la ricetta è deliziosa e mi piace l'idea del pollo allo spiedo pronto,saporito :) ciao
a me piacciono da matti le pies :)!
RispondiEliminanon vedo l'ora di provare la tua!
baci!
fantastica come sempre!
RispondiEliminaHo comprato anche io "regali golosi" :)
@stefania: hai proprio toccato un tasto dolente! ho finito un misto di spezie (preso in inghilterra) per fare il pan di spezie: qui è introvabile! non mi resta che farmelo da me...:-( sarà anche creativo e divertente ma...vuoi mettere??? con il pollo allo spiedo pronto e magari anche con la brisee pronta è davvero una ricetta veloce !! baci
RispondiElimina@olivia: carissima, che bello ritrovarti anche qui!:-) mi piacerebbe condividere di più con te quello che cucino ( e non solo!) ritengo che tu sia una vera esperta !!! vero??? baci
@angela: non esageriamo!! comunque grazie : i complimenti sono sempre un grande aiuto all'autostima!!
hai fatto bene a prendere quel libro: non è bellissimo??
io continuo a sfogliarlo e a segnarmi ricette che....chissà quando riuscirò a fare!! baci
Che ricettooooona! Non l'ho mai assaggiato ma gia' la spiegazione mi ha conquistata, lo terro' presente! GRAZIE!
RispondiEliminaHo preso anch'io regali golosi ma.... ci son troppe ricette e non so da dove cominciare!!!!!
Un abbraccio
Paola
Ho avuto la fortuna di assaggiarla..ed è buonissima..grazie per la ricetta!!! Baci
RispondiEliminami sono ricreduta anche io sulla cucina inglese, a parte qualche ciofeca è veramente una sorpresa! bellissimo e sontuoso questo tuo pie...bellissime le foto ma qui da te di ciofeche non ce n'è! fatta la rima ...un bacione roby, a presto!
RispondiEliminaMa sai che anche io ultimamente mi sto ricredendo? Ho passato gli anni delle superiori a fare vacanze studio in Inghilterra e devo dire che tornavo sempre smagrita e con una voglia di cibo assurda e invece, da quando sono approdata nel mondo dei blog, dei siti di cucina inglese (concordo giustamente riguardo Country Living, è una fonde inesauribile di ricette golose) devo dire che ho cambiato idea.
RispondiEliminaMa quando mi piace la tua descrizione: topina di bosco di rovo, cottage e pudding?
Devo dirti anche a proposito che uno dei miei libri preferiti di quando ero piccola ma che ancora leggo spesso è "La vigilia di Natale", una storia di una famiglia di topini che preparano regali, provviste, cibo e ghirlande da portare ai topini nonni per Natale.
Ecco mi è venuto in mente che la tua chicken pie ci starebbe proprio bene..
Un abbraccio
ohhh. che tenerezza... punto croce e acquarelli... ma davvero non l'avrei mai pensato... tu una piccola topina di bosco di Rovo... e poiche è successo? ricami ancora? dipingi ancora? che meraviglia dipingere... io ho smesso e non l'ho più fato....e questo piatto? uno spettacolo davvero... piatto completo e saporito! alla mia truppa piace di sicuro! baci Ely
RispondiEliminaahhh che ricordi la tua casetta in campagna...e le tue mostre di acquerelli? remember? tempi andati nel bene:-) e nel male:-(
RispondiEliminaconcordo sul gran gusto di una certa cucina inglese, coi suoi profumi e sapori che si distinguono proprio, raffinatezze purtroppo non note ai più... d'altronde i cugini americani han ben copiato da qualcuno no?
besos
ps: a malta (very english) avevo fatto incetta di ground spices, mixed cake spices!
I pie mi piacciono molto, questo poi che si può fare con il pollo arrosto ancor di più.
RispondiEliminaSono anni che tento di fare un corso di acquerello ma non mi decido mai. E' la tecnica che mi piace di più e mi dicono difficile. Io come sai non so fare una O con un bicchiere e ne uscirei avvilita.
Buona Giornata
@piccolina: provala vedrai!una soddisfazione! per il libro: ti capisco! tante idee, troppe e non si sa più da dove incominciare...baci
RispondiElimina@elifla:quiandi sai che è una ..goduria!! baci
@chiara: :-) fantastica la rima! e poi i complimenti per le foto , lo sai, che per me sono un vero...vanto (visto che non sono certo una fotografa esperta !!!) un abbraccio grande
@silvia: è vero! io la pensavo come te e la cucina inglese non mi ispirava per niente!! troverò il libretto con la storia che dici...mi piacciono le atmosfere "da topini"!!! bacissimi
@ely: cara ely,tu che sei super creativa apprezzi tutte queste cose che hanno arricchito i miei anni non proprio "carini"...ai tempi diventavo matta per trovare gli schemi della lanarte con i disegni della marjiolein bastin (mia illustratrice preferita che copiavo anche nei miei acquerelli)...magari un giorno posterò qualche mio lavoretto dei tempi... dai, prova questo pie e poi mi dici! ti abbraccio forte
@rita: il mio passato creativo si avvaleva anche della tua preziosa consulenza: ricordi l'allestimento della mostra di acquerelli?? hai preso le spezie a malta e non hai pensato alla tua amica "chef"???:-))) adesso me li sto preparando da sola i mixed spices !!! sentiti un pò in colpa!!:-))) bacissimi
@silvia: cara donna pratica come è giusto essere!!! l'idea del pollo già fatto ,lo so, farà inorridire le food blogger più esperte e puriste...ma vuoi mettere la comodità??? :-)))l'acquarello è difficile ma dà soddisfazioni uniche. è poetico, rilassante, elegante. ti permette tratti precisi (come nei soggetti di tipo "tavola botanica") e tratti liberi (con tecniche ricche di acqua e gestite con pennelli grandi e morbidi) . mi dedicavo con passione e ti consoglio di provare : non serve saper disegnare, con l'acquerello, spesso è solo l'anima che disegna... baci
All'inizio di novembre sono stata a Londra e praticamente mi sono nutrita di pie!
RispondiEliminaCome dice tu ci si può sbizzarrire con i profumi e le carni e l'abbinamento che mi è piaciuto di più è stato agnello e menta.
Con questo post mi hai fatto venir voglia di prepararne uno...
virò: agnello e menta? ma dai!! deve essere buonino davvero!ti capisco e, dimmi se sbaglio, ma secondo me i pie sono una bella invenzione!! :-) un abbraccio
RispondiEliminaTesoro, una specie di personaggio di Beatrix Potter? Adoro!!! A me la buona cucina inglese piace molto, questo pie lo faccio ogni tanto ma con pasta sfoglia comprata e a modo mio, con ripieno a seconda di quello che ho ( con base di pollo o carne) Adesso ho la ricetta giusta!
RispondiEliminaMa quando fai una bella recensione di libri di cucina e non, fatta da te è proprio il massimo!
Hai visto il fruit cake di paul? non è adorabile! lo faccio questa settimana! ( 3 ore di cottura) poi ti so dire:))
@patricia: ieri sera mi sono letteralmente beata con il libro di paul!!! e, guarda caso, ho proprio pensato di farne una recensione perchè merita! le ricette non sono proprio alla portata di tutti ma è un libro da avere di sicuro!che brava che ti cimenti: ma tu sei...avntissimo!!! :-) baci
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