domenica 21 novembre 2010

L' "A(gru)MATO CONIGLIO...

mtconiglio2

mtconiglio

Nel nome di questo piatto ci sta, criptato (si fa per dire) , tutto lo spirito della mia ricetta : nelle parentesi, nelle virgolette, nei doppi sensi Questa volta è stata proprio una sfida alla grande per me. Che ci crediate o no, non avevo mai fatto il coniglio prima d’ora. L’avevo mangiato, di rado, non perché non mi piacesse, ma piuttosto perché mi spiaceva per il coniglio, lo ammetto. Avendo poi trascorsi vegetariani (durati qualche anno) mi è rimasto ancora qualche “senso di colpa” verso alcuni tipi di carne e quella del coniglio è tra queste. Ma la sfida dell’EMMETI è soprattutto una sfida per mettere alla prova noi stessi e quindi ho accettato di fare questo benedetto coniglio proposto da Ginestra, verso il quale ho avuto da subito un rapporto di odio e amore.
Amore per la piccola e tenera bestiola e odio perché non sapevo davvero che parte incominciare!
L’aspetto “sentimentale” l’ho metabolizzato leggendo quello che scriveva il mitico Artusi:
“la domesticità del coniglio rimonta ad un’epoca assai antica, giacchè Confucio, 500 anni avanti l’era cristiana, parla di questi animali, come degni di essere immolati agli dei..”
E se lo dice Confucio….. allora immoliano ‘sto coniglio!
Il coniglio l’ho fatto comprare alla dolcemetà, lui è un carnivoro doc, esperto di tagli, qualità, macellerie. Io non avrei saputo nemmeno che cosa chiedere…
La difficoltà aumentava di giorno in giorno perché vedevo la quantità esponenziale delle ricette inviate e le possibilità che la mia idea venisse sfruttata era sempre di più a rischio.
Idea, si fa per dire perché non sapevo assolutamente che ricetta fare.
Sfoglia di qui, sfoglia di là mi sono fatta ispirare da una rivista alla quale ho rubato qualche ingrediente e alla quale ne ho aggiunti dei miei.
Se non avevo (ho ) capito male le “conditio sine qua non” erano: coniglio (vabbè..) + marinatura + elemento alcoolico.
E qui il caso, o chiamalo se vuoi destino (che fa anche più scena!) è entrato in gioco.
“sai cosa mi è successo? Apro il freezer e mi accorgo che è uscita tutta la mia vodka, devo aver lasciato il tappo semi aperto!!”
Dice la dolcemetà.
Aperta parentesi: il suddetto lascia SEMPRE aperta qualsiasi cosa : che sia l’antina dei mobiletti della cucina, i cassetti, i libri (orrore!!! Aperti con la copertina in alto!!! Così mi si rovinano tutti!!!) finestre…tutto quello che potrebbe essere lasciato “aperto” è matematicamente certo che da lui non verrà quasi mai (mai!!!) chiuso! Psicologicamente c’è da studiare…
Chiusa parentesi
Colgo al volo l’occasione :
“secondo te il coniglio pagna (*) con la vodka?” (*)= sta bene :-)
Il poverino , dopo giorni e giorni in cui gli sottopongo tutti gli abbinamenti che mi vengono in mente per il coniglio, dice un “ma ceeeeerrrrttttoooo” che di sicuro sottintende un “ diciamole di si così la finisce con questo stress di ricetta ”
Quindi tutta entusiasta parto per la preparazione!
Mi sono ripromessa di non guardare le ultime ricette per non vedere il “mio” coniglio cucinato già da qualcun altro , fatto sicuramente meglio e fotografato a regola d’arte.
Quindi eccomi alla prese con questo amato e odiato coniglio che ho abbinato ad una vodka che “passava di lì” per caso, senza avere nemmeno l’idea del gusto non avendola mai bevuta! (che sfigata!!)
Anyway…

Gli ingredienti:

non so quanto di sella di coniglio
vodka
2 arance (succo )
Buccia grattugiata di 1 arancia
1 scalogno medio
Capperi sotto sale
Aceto balsamico
Salvia e rosmarino
Olio
Sale e pepe

La sera prima preparate la marinata con il succo delle 2 arance ,il bicchierino di vodka, salvia e rosmarino, buccia grattugiata di 1 arancia, sale e pepe e il mitico coniglio
Coprite con la pellicola e mettete nel frigo.
Il giorno dopo :
in una padella fate sfrigugliare in un po’ d’olio lo scalogno tagliato fine, e due fogliette di salvia. Poi mettete i pezzi del coniglio scolato dalla marinata (che terrete da parte),aggiungete qualche cappero sotto sale (precedentemente sciacquato e strizzato) e una spruzzatina di aceto balsamico.
Fate rosolare per bene e poi aggiungete ancora un goccio di vodka (giusto per sfumare) e poi la marinata (filtrata) e coprite per circa mezz’ora. Se il tutto si dovesse asciugare troppo aggiungete qualche mestolo di brodo…io , per puro caso, o ancora per destino, avevo proprio fatto il giorno prima il bollito e quindi ce l’avevo, altrimenti , ci avrei messo della semplice acqua…
Aggiustate di sale ed, eventualmente, di pepe.
Servire con il sughetto bello denso e saporito che si è formato e ,a piacere potete mettere striscioline di buccia d’arancia e qualche goccia di riduzione di aceto balsamico per decorare.
Bè, devo dire che il risultato non è proprio male. Il gusto è abbastanza sul dolce ma si sposa benissimo con la tenerissima carne del coniglio . Il sapore dell’arancia la fa da padrone regalando al piatto quel il tocco agrumato necessario e la vodka…bè quella, credo si sia persa per l’aere…sarà forse per quello che una volta pronto il piatto ridevo tutta contenta eccessivamente euforica ??? Una sorta di effetto “erba di grace”… potrebbe essere???’ ;-)))

20 commenti:

  1. io rido- e rido e rido e rido.
    E mi associo con te nel destino sfigato di due che non hanno mai bevuto la vodka. chissà se confucio dice che si può correre ai ripari, ad una certa età????
    Ricetta grandiosa- post spettacolare, come sempre
    ale

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  2. ecco... invece a me il coniglio piace e anche molto domani lo volevo preparare per la sfida ma ho in mentre trecento modifiche emi verrà na schifezza vedrai..... vabbè... ci provo! questo mi piace un sacco agrumato chissà che sapore e che profumo!!! stanotte rielaboro,il libretto del cavoletto ti giuro è una meraviglia... davvero una meraviglia ma me ne darai conferma, quello del cioccolato lo stò sfogliando ora ed è goloso da matti e le cocotte originale davvero!!! e ne ho in arrivo altri 3 :-))) baciiii

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  3. Pensa che io mi sento in colpa da quando ho partecipato ad una trasmissione del ruggito del coniglio... meno male che questo mese non posso partecipare (l'ho già fatto!!! wow!!!) e così ho risolto il caso, senza nemmeno scomodare Confucio...però, vodka a parte perché non posso berla (e siamo tre!) mi piace la tua versione... e anche le tue foto!
    P.s. Se può consolarti, io l'uomo di tutto aperto l'ho sposato!

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  4. Bellissimo..il tappo stappato e Confucio...un coniglio del destino! Bel post divertente!

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  5. @alessandra: pure la non-vodka abbiamo in comune??? semplicemente fantastiko! :-))) baci grandi

    @ely: una schifezza a te?? mai! ne sono stra sicura! appena arriva il libro...ce la raccontiamo su per bene! baci

    @stefania:le mie foto??? wow!! commossa ringrazio! queste le ho fatte non con il cellulare ma con una mega macchina che...non so usare :-))) per fortuna esistono quei bei programmini che ...aiutano!!:-))) allarghiamo il gruppo della non-vodka, gruppo scelto direi!:-))) io con l'uomo tutto aperto sto rischiando di andare a convivre...help me!!! baci

    @glu.fri: grazie! ti assicuro che è stata dura ...ho cercato di smitizzare , come sempre!!! :-)) un abbraccio

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  6. Caspita, per essere una che ama troppo i conigli per cucinarli e non ha mai bevuto vodka, sei uscita con DUE trovate geniali.

    La prima è la ricetta del coniglio alla vodka, profumato dagli agrumi: stupenda, elegante e raffinata come te.
    La seconda, che ti copierò prima ancora di realizzare il coniglio, è quella della vodka versata nel freezer, a formare un delizioso letto alcolico-aromatico dove possono riposare gli alimenti. Mi piace, mi piace, mi piace!!! UNA OLA ALL'UOMO SEMPRE APERTO CHE HA INVOLONTARIAMENTE CAUSATO QUESTA GENIALATA!!! (guarda che dico sul serio...)

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  7. tu i piatti li presenti sempre così o è solo per la foto? Io di solito metto la pentola in tavola e ognuno si arrangia! :S
    'sta ricetta mi sa che la copio :)

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  8. Che bella questa ricetta e anche il tuo pane notturno scusa ma non ho trascurato il tuo blog ..così a volte succede che tutto si complica e c'è da fare :) bacioni

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  9. @mapi: grande mapi leggerti è un piacere!originale l'idea di utilizzare il letto alcolico nel freezer...non faccio troppa pubblicità alla cosa altrimenti la dolcemetà lo farebbe davvero!!! baci grandi :-)

    @angela: lo confesso: la presentazione dei piatti è un'altra delle mie manie! ebbene si , anche un riso bollito io lo presento alla grande! che mangi da sola o in compagnia le mie tavole sono sempre da gran sera (bè si fa per dire...comunque mi piace presentare bene le cose che cucino) ehm...dici che sono grave??? baci

    @stefania: lo so e tu non sai quanto ti capisco!!! è un periodo che il tempo mi sfugge tra le dita come la sabbia delle tue vicine spiagge! grazie per i tuoi commenti! ti abbraccio forte

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  10. confermo: la tavola "dellaroby" è sempre chiccosissima..curata..originale!!!
    ..e assaggerò la vodka (mia figlia dice che è ottima - povera me), ho deciso!
    confidenza: son giornate queste, proprio da erba di grace!!!
    bacio

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  11. La dolcemetà ha collaborato in qualche modo, si è occupato della scelta della carne, compito non da poco e ti ha dato l'imput per la vodka. Se mi dovesse capitare di dover immolare un coniglio prendo spunto da te che ha, l'arancia profumo di buono!

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  12. bravissima! il coniglio non è male, anche io l'ho "scoperto" da pochi anni....prima era ...ehm.. un quasi-peluche very english pet, e mi dava po'i brividi da gatto nel piatto...grazie alla suocera, maestra mondiale di conigli&fagiane, ho gustato l'animalo in modo sublime, come del resto la tua ricetta da tenere in evidenza!
    ps la vodka è...bbuona, molto da donna, anche!
    beso

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  13. @alda: tra poco posterò... le nostre tavole! :-) altro che erba di grace ci vorrebbe in certi momenti! baci

    @tania:grazie pe rla fiducia! :-) ammetto che l'arancia ci sta alla grande con il coniglio! un abbraccio

    @rita: complimenti alla suocera (ottima cuoca un pò vintage...no???)per la vodka ti credo sulla parola ...:-) baci grandissimi

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  14. non cambierei nemmeno una virgola, tutto perfetto per me! un bacione cara, a presto!

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  15. Quanto è divertente leggerti, sono già passata di qui 2 volte, e ogni volta interrotta non riuscivo a finire!! lasciatemi leggere la Roby!!!
    Il tuo coniglio mi piace troppo, come la storia della vodka che nasconde dietro un'altra storia: quella delle "aperture" sempre aperte... ma, a me sembra una cosa carina:))
    Bella ricetta, lo sai che adoro la carne abbinata alla frutta!
    Ti abbraccio forte e mille grazie per essere passata sempre su donne sul web:)
    besote
    pat

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  16. @chiara: grazie ma...non è che sei un pò di parte da quando abbiamo scoperto fantastiche affinità culinarie triestine/venete/istriane?? baci

    @patricia:grazie!!!ma non è che difendi un pò troppo 'sta dolcemetà??? se lo merita proprio??? chissà :-) ...anche a me piace l'abbinamento carne/frutta e anche il dolce/salato. se posso, lo sai, un giretto su donne sul web, lo faccio voelntierissimo...baci

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  17. Il coniglio l'ho mangiato nella mia vita, ma non mi è piaciuto e quindi ne faccio a meno volentieri, la vodka non posso più berla, ma non è che mi manchi...se ti chiedi perchè sono passata, ma semplicemente per leggere le tue avventure :-D E sorrido o rido tramite tastiera non essendo a casa, a casa invece rido davanti al computer...non so cosa pensino i miei due uomini quando mi vedono così, ma non importa...
    la sindrome del tutto aperto a casa è mia! Ma serve la controparte che chiuda...è una questione di ying e yang ;-)
    La foto del piatto è spettacolare! complimenti.
    torno alle scartoffe
    baci baci

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  18. @fabi: sfida MT a parte, spesso le ricette sono unpretesto per scrivere...e se questo è giudicato piacevole per chi legge sono doppiamente felice! per la sindrome del tutto aperto...mi sto consolando! vedo che non sono la sola ...ti abbraccio forte

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  19. ahahahahah...la storia del "tutto ciò che si apre.... resta aperto"...mi riocrda il maritozzo!!!! Dai su consoliamoci...mal comune mezzo gaudio (se nel frattempo non hai sbattuto il bacino contro il cassetto aperto!!! ahahahhahah)....bella ricetta....ciao e buon weekend, Flavia

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  20. Posso dirti che io sono quella del tutto semiaperto? Mi vergogno un po' ma è abitudine ereditata dalla mia famiglia, tappi di bottiglie, porte degli armadi, sportelli e cassetti... tutto "mai" perfettamente chiuso... e questa mia "virtù" fa andare in bestia l'UomoMedievale... che invece c'ha l'abitudine di lasciare 10 paia di scarpe da mezzo metro l'una in giro per casa.... e vabbè dai che ci compensiamo!
    A parte questo piccolo outing devo dirti che leggo tra le righe ;) la tua iniziale avversione per questo piatto... ma cara mia l'hai superata alla grande! Bravissima! Una ricetta da sballo...sarà per la vodka dici? :D

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