Una delle mille cose che amo mangiare sono le castagne! Mi piacciono abbrustolite, mi piacciono bollite, mi piacciono sotto forma di pane o torta , mi piacciono come sono fatte, mi piace l’idea che sono protette dal ricco, mi piacciono i loro colori, mi piacciono i boschi in cui abitano, mi piace il periodo in cui appaiono .
Solo il castagnaccio non mi piace, non so perché , ma trovo il suo gusto troppo forte , troppo “impastato”…o forse ne ho sempre assaggiati di mal fatti…chissà.
Girovagando qua e là tra i blog ho incrociato questa ricetta che copio .Ho fatto qualche variante tipo la proporzione tra le farine e il gusto di marmellata che ho utilizzato: quella di uva spina .
Ingredienti:
100 g di farina di castagne
Solo il castagnaccio non mi piace, non so perché , ma trovo il suo gusto troppo forte , troppo “impastato”…o forse ne ho sempre assaggiati di mal fatti…chissà.
Girovagando qua e là tra i blog ho incrociato questa ricetta che copio .Ho fatto qualche variante tipo la proporzione tra le farine e il gusto di marmellata che ho utilizzato: quella di uva spina .
Ingredienti:
100 g di farina di castagne
50 g di farina di mais
100 g di farina autolievitante
3 uova (tuorli + bianco montato a neve)
1 yogurt bianco dolce
160 g di zucchero100 ml di olio di girasole
50 ml di latte
2 cucchiaia di marmellata di uva spina
Un pizzico di sale
Mescolare il tutto tranne gli albumi che sono da montare a neve e da incorporare all'impasto. Prima di infornare mettete due cucchiai di marmellata sul cake e variegate con una forchetta.
Forno a 180° per circa 1 ora (però gli ultimi 20 minuti ho coperto il cake con la stagnola e ho abbassato a 160° ).
A questa passione per le castagne se ne aggiunge una nuova nata dopo l’acquisto di una decina (eh, si mi sono fatta un po’ prendere…) di stampi in alluminio per plum cake che ho trovato e mi sono piaciuti un sacco! Dimensione giusta : né troppo piccoli né troppo grandi e poi comodissimi , leggeri, pratici . morale sto sfornando cake salati e dolci stressando tutti…
“organizziamo una cena ci siete ?”
e io “si! io faccio un cake!!”
pensiero di tutti : ancora????
Infatti sono rimasta a secco di questi preziosi stampi, banali lo so, ma per me è come aver scoperto …l’america!
L’ultimo rimasto lo utilizzato per questo dolce che vedo benissimo accompagnato ad un tè bianco delicatissimo e quindi poco invasivo e prepotente in modo da lasciare fare alla castagna la protagonista con la sola unica spalla della marmellata di uva spina che, leggermente asprina, ruba un po’ di luci della ribalta rispettando però l’ordine di…apparizione!
Oltre ai contenitori di alluminio, un’altra mia scoperta dell’america è stata : la farina autolievitante che prima snobbavo alla grande! Invece ora è diventata indispensabile per questi cake, per i muffins e per un sacco di altre preparazioni che richiedono una lievitatura anche leggera. trovo che queste farine siano migliori dell’utilizzo del lievito per dolci il quale, a volte, sa troppo di vaniglia e “scombina” gli equilibri dei sapori.
Un pizzico di sale
Mescolare il tutto tranne gli albumi che sono da montare a neve e da incorporare all'impasto. Prima di infornare mettete due cucchiai di marmellata sul cake e variegate con una forchetta.
Forno a 180° per circa 1 ora (però gli ultimi 20 minuti ho coperto il cake con la stagnola e ho abbassato a 160° ).
A questa passione per le castagne se ne aggiunge una nuova nata dopo l’acquisto di una decina (eh, si mi sono fatta un po’ prendere…) di stampi in alluminio per plum cake che ho trovato e mi sono piaciuti un sacco! Dimensione giusta : né troppo piccoli né troppo grandi e poi comodissimi , leggeri, pratici . morale sto sfornando cake salati e dolci stressando tutti…
“organizziamo una cena ci siete ?”
e io “si! io faccio un cake!!”
pensiero di tutti : ancora????
Infatti sono rimasta a secco di questi preziosi stampi, banali lo so, ma per me è come aver scoperto …l’america!
L’ultimo rimasto lo utilizzato per questo dolce che vedo benissimo accompagnato ad un tè bianco delicatissimo e quindi poco invasivo e prepotente in modo da lasciare fare alla castagna la protagonista con la sola unica spalla della marmellata di uva spina che, leggermente asprina, ruba un po’ di luci della ribalta rispettando però l’ordine di…apparizione!
Oltre ai contenitori di alluminio, un’altra mia scoperta dell’america è stata : la farina autolievitante che prima snobbavo alla grande! Invece ora è diventata indispensabile per questi cake, per i muffins e per un sacco di altre preparazioni che richiedono una lievitatura anche leggera. trovo che queste farine siano migliori dell’utilizzo del lievito per dolci il quale, a volte, sa troppo di vaniglia e “scombina” gli equilibri dei sapori.
E infine, ultima passione del momento , ecco il te bianco.
Primo mi piace per il colore , non che il te abbia propriamente questo colore : si chiama "bianco" perché per ottenerlo vengono utilizzati esclusivamente i germogli (prima che si schiudano) che sono ricoperti di una lanugine bianca. Il bianco è il mio colore preferito. È un “non colore” che illumina, che è elegante, che sta bene con tutto, che è discreto.
È un tè moderatamente fermentato ed è una qualità molto rara e pregiata, tanto che in passato veniva bevuto solo alla corte imperiale , quindi perfetto anche per Marie Antoinette!Il tè bianco è una specialità cinese,povero di tannino, l’infuso è giallo con riflessi argento e il sapore , come dicevo, è delicatissimo.
Questo cake ha dunque racchiuso alcune mie ultime (ai deliri non c’è mai fine…) , simpatiche manie:
per la parte “tecnica” : farina autolievitante e stampi in alluminio ad hoc
per la parte immagine/colore: la castagna, il te bianco.
Per la parte “stylelife” ;-) : cosa ci poteva essere di meglio di un bellissimo mug (regalo di Marie Antoinette , elegante come lei sa essere) con un bel libro dalla copertina in tinta perfetta? ;-)
Questa armonia, questa “perfezione” mi riporta a quanto letto proprio oggi sul blog di una amica del cuore .
Ne riporto alcune righe :
“E’ umano cercare la perfezione, desiderare che tutto risponda nei minimi dettagli ai propri progetti, ai propri sogni. Le cose ben fatte danno un’indubbia gratificazione. Ma ostinarsi nel ricercarla a tutti i costi, la perfezione, accanirsi per realizzarla contro ogni ragionevole evidenza, diventa una malattia dell’anima. …Cerca piuttosto di ammettere che non tutto, non sempre, dipende da te. Affidati, accetta quello che non puoi cambiare. E starai meglio. Forse potrai essere addirittura felice.”
La mia è pur sempre una perfezione imperfetta , manca sempre un dettaglio, un colore, un sapore per avere davvero quello che vorrei. Ma, filosoficamente parlando, faccio mio il pensiero di quanto sopra e, potere delle parole, sono già (quasi) felice! :-)
Io sono una malata di ricerca della perfezione.....cerco di curarmi e stare attenta. Magari mi distraggo sbucciando caldarroste, un bicchiere di rosso e buona compagnia.
RispondiEliminaanche a me piacciono le castagne e anche a me piace il bianco e mi paice pure il tuo blog. Tantissimo!
RispondiEliminaLe castagne Roby le mangio solo in "giro" nel cartoccio ed ogni volta passo il sabato pomeriggio con le mani nere come quelle di un carbonaio ..non le compro anche se le vedo al negozio ...mi piacciono solo da passeggio ..... che dire :)
RispondiEliminabuon fine settimana buona la torta e passo dalla tua amica a leggere un pò ciao
ciao ;-)
RispondiEliminauna cosa è certa: domani mi cimenterò con la tua ricetta!! non ho ben compreso la faccenda della stagnola (dettaglio che svela quanto io sia inesperta/imbranata/non cuoca ecc. ecc.)..ma non importa: la torta di castagne la voglio proprio provare, farina autolievitante compresa!
lusingatissima per la citazione, attendo con ansia visite e commenti per i quali in anticipo ringrazio :-) un abbraccio da amica del cuore
@palmirilla: mi piace la tua "distrazione"! :-) ottima cura per la troppa perfezione a volte! un abbraccio
RispondiElimina@angela: grazie! mi fa piacere tantissimo quello che dici perchè viene da te e dal tuo cuore !baci
@stefania:de gustibus...:-) ricambio il buon week end! grazie per il "passaggio" dalla mia amica: non ti deluderà! ti abbraccio forte
@alda: vedrai ti verrà perfetta! sono contenta di aver parlato di te anche se non in modo troppo diretto.il tuo blog merita un pubblico più "vasto"! :-)bacissimi
Che bel aspetto ha il tuo cake, che bel fiocco ecrú le hai messo intorno, che bello il tuo mug e, certamente, che buono il tè bianco, delicato, chiaro e puro, piace molto anche a me, ma devo berlo in momenti di assoluta serenità ed equilibrio, senno vado di lapsang souchong... in verità sono venuta qui un po' preoccupata... perché mi hai detto che la mannaia fa diventare duri gli shortbread? la mannaia è un coltellone che, data la sua grandezza mi è servito a tagliare questi biscotti che, tutto sommato sono proprio altini...Un abbraccio forte forte, attendo le foto del cenone :))
RispondiElimina@patricia: non volevo dire quello! temevo fosse necessaria la mannaia per tagliarli a causa dell'impasto che sarebbe risultato durissimo!adesso ho capito!! sai com'è : un pò l'età, un pò l'ora tarda ;-))
RispondiEliminabaci e ri baci (cenone : venerdì prox...le foto a seguire!!!)
Notteeee.... hihiihiiiii:D
RispondiEliminaSono uguale a te!!! Mi piaccione le castagne in tutte le maniere, tranne il castagnaccio e sono una maniaca della perfezione che però non raggiungo mai ... io però di solito sono profondamente infelice per questo... e allora devo stamparmi questo pensiero e leggermelo ad alta voce almeno tre vvolte al giorno... magari aiuta a trovare la felicità!
RispondiEliminaBaci
p.s. Il dolce è strepitoso!!!
Non posso che sottoscrivere questo post! Anche a me non piace il castagnaccio ma adoro le castagne. Oggi ho comprato un ottima farina di castagne e dei bei Marroni al mercato. Questo cake lo faccio domani. Non ho la farina autolivitante ma ho della Baking Powder direttamente dagli Usa, pensi che possa utilizzarla?
RispondiEliminaVisto che ti piaccion ocosì tanto le castagne ti do un idea sfiziosa, se non la conosci. abbrustolisci le castagne, sbucciale, mettile in un piatto resistente al calore, cospargile di zucchero, bagnale con il rum o altro liquore, e...dagli fuoco! Una volta spenta la fiamma saranno caramellate e davvero irresitibili! Ottimo anche questo cake...e pure il the bianco!
RispondiElimina@stefania: anch'io mi ripeto un sacco di pensieri "utili" come se fossero dei mantra...ma da qui a farmeli entrare in zucca...ce ne passa!!! baci grandi
RispondiElimina@silvia: che bello ritrovarti!! il baking powder penso vada benissimo!
vedo che per il castagnaccio non sono la sola a non apprezzarlo! :-) baci
@claudia: ma che bellissima idea!!!l'abbinata castagne più pseudo caramello è mitica! per una super golosa come poi è assolutamente da provare! grazie! ti abbraccio
Ci sono, ci sono ;-) sono solo in incognito.
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