Cosa c’è di più terapeutico di fare un dolce o, ancora
meglio, il pane? Per me non c’è niente al mondo meglio di questo! Reduce da
giorni in cui non ero proprio in forma, ecco riprendere contatto con il mondo .
l’aver voglia di cucinare è sempre un ottimo segno dopo giornate da
ameba…malata!!!! J
L’idea di preparare qualcosa arriva sempre ad orari
inaspettati e scomodi (sera inoltrata per esempio..) e così è stato anche questa volta, in più
ancora qualche strascico di stanchezza da convalescente non mi permetteva di
essere nel pieno delle mie energie , . nonostante tutto ciò ho deciso di fare
un pane e , vista la situazione, di fare anche un esperimento.
Fare il pane mi piace anche per il tempo che serve affinchè
la nostra pasta lieviti a dovere, coccolata e accudita più di un bambino. Va
impastata bene (io mi faccio aiutare dal KA ma “finisco” di impastare io prima di mettere il panetto a
lievitare…perché voglio sentire l’impasto sotte le mie mani , perché si deve
creare quel rapporto utile ed indispensabile alla buona riuscita del tutto)
Va fatta lievitare secondo i tempi prestabiliti (almeno
un’ora e mezza) ,va ripresa , rimaneggiata con delicatezza e poi messa ancora a
lievitare fino al momento topico che è
il suo ingresso nel forno!
Ma l’altra sera non avevo tempo di seguire così
amorevolmente il mio pane quindi ho
sperimentato la lievitazione a freddo : nel frigorifero!
Ma non solo, per rendere l’esperimento ancora più
interessante, ho utilizzato un misto di farine integrali quindi con un potere
lievitante minore della farina bianca manitoba.
E ho aggiunto pure
dell’uvetta sultanina ammollata che lo
avrebbe reso ancora più “pesante”…
“se lievita questo panetto, lieviterà qualsiasi tipo di
pane” mi sono detta e animata dalla speranza più ottimistica mi sono messa
all’opera.
Ingredienti:
250 gr di farine di farro, segale, integrale(generica) e
farina 0 nelle seguenti proporzioni:
50 gr farina di farro
50 gr. farina di segale
50 gr farina integrale
100 gr farina 0 manitoba
120 ml acqua tiepida
5 gr lievito granulare
Una manciata di uvetta sultanina
3 rametti di rosmarino
Olio extravergine di oliva
1 cucchiaino scarso di sale fine
Per prima cosa ho messo in ammollo in acqua tiepida l’uvetta
(circa 15 minuti) . ho quindi preso le
foglie del rosmarino e le ho tritate fini fini. Poi ho iniziato a fare il mio
impasto mettendo nel vaso del KA : le farine ,il lievito, il rosmarino tritato.
Ho strizzato bene l’uvetta e l’ho infarinata , quindi l’ho versata insieme alle
farine . ho aggiunto l’olio, l’acqua tiepida e,infine, il sale. Ho azionato il
KA fino a quando ho visto formarsi una palla della consistenza perfetta. A quel
punto l’ho tirata fuori dalla ciotola d’acciaio e l’ho impastata con le mani
per un altro po’…mi scuso per l’imprecisione dei tempi ma , dato che faccio il
pane da circa vent’anni, ed ogni volta è una nuova storia ,non ho tempi fissi e
stabiliti, come non ho quantità fisse e stabilite che dipendono molto
dall’umidità, dal tipo di ingredienti , dal mio umore…
Il pane è un processo alchemico dove insieme alle farine,
ai lieviti, alle acque utilizzate c’è la
nostra parte “sottile” che influenza il
procedimento e la resa finale. Nessuno riuscirà a farmi togliere dalla testa
questa mia idea. Il pane che sforniamo ha una parte di noi che a volte lo rende
superbo, a volte accettabile e a volte…da buttar via.
C'è un pizzico di magia intorno a noi, ogni volta che facciamo il pane...
C'è un pizzico di magia intorno a noi, ogni volta che facciamo il pane...
Sapevo di rischiare il flop : non ero in formissima, tentavo
una lievitatura poco naturale, i miei soliti tempi sarebbero stati
sfalsati…chissà cosa sarebbe successo?
Una volta reso il panetto liscio e morbido ,l’ho messo in una ciotola infarinata, l’ho
coperto con la pellicola e, ebbene si, l’ho messo in frigo.
Erano circa le 22,30 di sera…
Mattino , ore 8,30.
Apro il frigo con il timore di trovare la mia adorata palla di pane uguale
alla sera prima senza segni di “gonfiamento” e invece…
Il pane aveva lievitato benissimo gonfiando pure la
pellicola! L’ho tirato fuori e l’ho lasciato per qualche minuto a temperatura
ambiente affinchè si acclimatasse, ho tolto la pellicola e ho tolto il panetto soffice
e raddoppiato (come minimo!!!) e l’ho sgonfiato leggermente e delicatamente
,impastandolo un poco. Ho quindi dato la forma di due belle pagnottine che ho
messo sulla placca del forno, rivestita con carta oleata. Ho praticato con la
forbice tre tagli e le ho fatte riposare per circa un’ora abbondante,
coperte da uno strofinaccio
Forno a 180° (il mio è potente) pagnotte infornate e cotte
per circa 20/25 minuti. Non le ho
spennellate né con uovo, né latte, né acqua perché non volevo
rischiare che l’ottima lievitatura “sgonfiasse” a causa del liquido aggiunto “on the top” (anche se poco) …
Il risultato direi non male!!! J mi sono gustata questo
pane appena sfornato (come faccio sempre) e devo dire che era davvero buono, magico...
L' abbinata uvetta e rosmarino mi è piaciuta da impazzire anche se trovo sia ancor più perfetta con la farina manitoba e basta. La prepotenza di gusto delle farine integrali ha invaso un po’ troppo il contrasto dolce/erborinato dell’uva passa e del rosmarino.
L' abbinata uvetta e rosmarino mi è piaciuta da impazzire anche se trovo sia ancor più perfetta con la farina manitoba e basta. La prepotenza di gusto delle farine integrali ha invaso un po’ troppo il contrasto dolce/erborinato dell’uva passa e del rosmarino.
Da provare quindi la versione “pane bianco”, pane più
discreto e generoso nel concedere il ruolo da protagonista agli altri
ingredienti aggiunti.
Poteva mancare il mio set di polyvore in onore al mio
pane ?
Ciao! anche a noi piace moltissimo impastare, ma ammettiamo di non avere mai abbastanza tempo e così lo facciamo di rado! intrigante questa idea della lievitazione in frigo!
RispondiEliminaquasi quasi alla prossima occasione lo proviamo anche noi!
un bacione
Ve lo consiglio questo metodo che gA sorpreso anche me!!! Un abbraccio a presto
Eliminainteressante...ho sempre pensato che il freddo inibisse la lievitazione...ma proverò!
RispondiEliminaUn abbraccio mia cara
Uguale a te!!! :) anch io pensavo così !!! É stata davvero una bella scoperta !!!! Ti abbraccio forte forte....anche se sono incasinata non ho perso le speranze per la nostra " gita" !!! Prima o poi ce la faremo !!!
EliminaStupendo, un po' il concetto della pizza di Gabriele Bonci!
RispondiEliminaE bellissimo il vestito abbinato ;-)
Esatto!!!! Comunque chapeau ! Per il tuo commento da vera esperta di food!!! Sei meglio della martha ;)))
EliminaUn abbraccio
che bello fare il pane! anch'io mi faccio aiutare dal kenwood e poi lavoro a mano, è così bello impastare a mano. Da un po' di tempo ho la pasta madre e i tempi sono un po' più lunghi ma la lievitazione in frigo ha soddisfatto anche me! baci
RispondiEliminaFrancesca
Prima o poi mi convertirò anch io alla pasta madre !!! É segnata tra le mille cose da fare :))) anche tu hai provato??? É davvero un' ottima opportunità ! Così é più fattibile avere il pane fresco quando vuoi....baci
EliminaBelle pagnottine! Io da quando ho provato questo metodo non lo mollo più! Anche io ho un panetto in frigo da ieri, io lo lascio anche 24 ore e poi lo cuocio in pentola, viene una crosta croccantissima, se vuoi provare vedi il video su you tube del pane cafone!
RispondiEliminaBuona giornata!
Come lo cuoci in pentola??? Questa la devo provare!!!! Adesso vado a guardare il video . Grazie per la dritta !!!! Un abbraccio
Eliminauuuh che pane meraviglioso pieno di farine integrali!!!! mi piace moltissimo!!!!
RispondiEliminae comunque se ti può consolare io faccio sempre lievitare la pasta della pizza (per esempio) in frigo...
complimentissimissimi!!!!
smack!
Mi sto accorgendo che la mia 'scoperta" è uno standard per molti 😄 meglio tardi che mai !! Baci grandi a presto
EliminaCiao! è da poco che ti seguo, ma mi piace tanto il tuo blog, complimenti! Se puoi passare a trovare il mio, ho una sorpresina per te :)
RispondiEliminaGrazie cara !! Anche se un pó in ritardo corro a scoprire il tuo blog !! A presto
EliminaHoweveг, sіnсe their actions агe built upon the errοnеouѕ belief that they business are
RispondiEliminarigid, and as such stгikes a bаlanсe of
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