domenica 10 giugno 2012

ESPERIMENTO DI LIEVITATURA IN ...FRIGO. RISULTATO? UN PANE...MAGICO! :-)




Cosa c’è di più terapeutico di fare un dolce o, ancora meglio, il pane? Per me non c’è niente al mondo meglio di questo! Reduce da giorni in cui non ero proprio in forma, ecco riprendere contatto con il mondo . l’aver voglia di cucinare è sempre un ottimo segno dopo giornate da ameba…malata!!!! J
L’idea di preparare qualcosa arriva sempre ad orari inaspettati e scomodi (sera inoltrata per esempio..)  e così è stato anche questa volta, in più ancora qualche strascico di stanchezza da convalescente non mi permetteva di essere nel pieno delle mie energie , . nonostante tutto ciò ho deciso di fare un pane e , vista la situazione, di fare anche un esperimento.

Fare il pane mi piace anche per il tempo che serve affinchè la nostra pasta lieviti a dovere, coccolata e accudita più di un bambino. Va impastata bene (io mi faccio aiutare dal KA ma “finisco” di impastare  io prima di mettere il panetto a lievitare…perché voglio sentire l’impasto sotte le mie mani , perché si deve creare quel rapporto utile ed indispensabile alla buona riuscita del tutto)
Va fatta lievitare secondo i tempi prestabiliti (almeno un’ora e mezza) ,va ripresa , rimaneggiata con delicatezza e poi messa ancora a lievitare  fino al momento topico che è il suo ingresso nel forno!
Ma l’altra sera non avevo tempo di seguire così amorevolmente  il mio pane quindi ho sperimentato la lievitazione a freddo : nel frigorifero!

Ma non solo, per rendere l’esperimento ancora più interessante, ho utilizzato un misto di farine integrali quindi con un potere lievitante minore della farina bianca manitoba.
E ho aggiunto pure  dell’uvetta sultanina ammollata che lo  avrebbe reso ancora più “pesante”…
“se lievita questo panetto, lieviterà qualsiasi tipo di pane” mi sono detta e animata dalla speranza più ottimistica mi sono messa all’opera.

Ingredienti:
250 gr di farine di farro, segale, integrale(generica) e farina 0 nelle seguenti proporzioni:
50 gr farina di farro
50 gr. farina di segale
50 gr farina integrale
100 gr farina 0 manitoba
120 ml acqua tiepida
5 gr lievito granulare
Una manciata di uvetta sultanina
3 rametti di rosmarino
Olio extravergine di oliva
1 cucchiaino scarso di sale fine 

Per prima cosa ho messo in ammollo in acqua tiepida l’uvetta (circa 15 minuti)  . ho quindi preso le foglie del rosmarino e le ho tritate fini fini. Poi ho iniziato a fare il mio impasto mettendo nel vaso del KA : le farine ,il lievito, il rosmarino tritato. Ho strizzato bene l’uvetta e l’ho infarinata , quindi l’ho versata insieme alle farine . ho aggiunto l’olio, l’acqua tiepida e,infine, il sale. Ho azionato il KA fino a quando ho visto formarsi una palla della consistenza perfetta. A quel punto l’ho tirata fuori dalla ciotola d’acciaio e l’ho impastata con le mani per un altro po’…mi scuso per l’imprecisione dei tempi ma , dato che faccio il pane da circa vent’anni, ed ogni volta è una nuova storia ,non ho tempi fissi e stabiliti, come non ho quantità fisse e stabilite che dipendono molto dall’umidità, dal tipo di ingredienti , dal mio umore…

Il pane è un processo alchemico dove insieme alle farine, ai  lieviti, alle acque utilizzate c’è la nostra  parte “sottile” che influenza il procedimento e la resa finale. Nessuno riuscirà a farmi togliere dalla testa questa mia idea. Il pane che sforniamo ha una parte di noi che a volte lo rende superbo, a volte accettabile e a volte…da buttar via.
C'è un pizzico di magia intorno a noi, ogni volta che facciamo il pane...
Sapevo di rischiare il flop : non ero in formissima, tentavo una lievitatura poco naturale, i miei soliti tempi sarebbero stati sfalsati…chissà cosa sarebbe successo?
Una volta reso il panetto liscio e morbido  ,l’ho messo in una ciotola infarinata, l’ho coperto con la pellicola e, ebbene si, l’ho messo in frigo.
Erano circa le 22,30 di sera…
Mattino , ore 8,30.  Apro il frigo con il timore di trovare la mia adorata palla di pane uguale alla sera prima senza segni di “gonfiamento” e invece…
Il pane aveva lievitato benissimo gonfiando pure la pellicola! L’ho tirato fuori e l’ho lasciato per qualche minuto a temperatura ambiente affinchè si acclimatasse, ho tolto la pellicola e ho tolto il panetto soffice e raddoppiato (come minimo!!!) e l’ho sgonfiato leggermente e delicatamente ,impastandolo un poco. Ho quindi dato la forma di due belle pagnottine che ho messo sulla placca del forno, rivestita con carta oleata. Ho praticato con la forbice tre tagli e le  ho  fatte riposare per circa un’ora abbondante, coperte da uno strofinaccio

Forno a 180° (il mio è potente) pagnotte infornate e cotte per circa 20/25 minuti. Non le  ho spennellate  né con  uovo, né latte, né acqua perché non volevo rischiare che l’ottima lievitatura “sgonfiasse” a causa del liquido aggiunto  “on the top” (anche se poco) …

Il risultato direi non male!!! J mi sono gustata questo pane appena sfornato (come faccio sempre) e devo dire che era davvero buono, magico...
L' abbinata uvetta e rosmarino mi è piaciuta da impazzire anche se trovo sia ancor più perfetta con la farina manitoba e basta. La prepotenza di gusto delle farine integrali ha invaso un po’ troppo il contrasto dolce/erborinato dell’uva passa e del rosmarino.
Da provare quindi la versione “pane bianco”, pane più discreto e generoso nel concedere il ruolo da protagonista agli altri ingredienti aggiunti.

Poteva mancare il mio set di polyvore in onore al mio pane  ?

panemagico

15 commenti:

  1. Ciao! anche a noi piace moltissimo impastare, ma ammettiamo di non avere mai abbastanza tempo e così lo facciamo di rado! intrigante questa idea della lievitazione in frigo!
    quasi quasi alla prossima occasione lo proviamo anche noi!
    un bacione

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    1. Ve lo consiglio questo metodo che gA sorpreso anche me!!! Un abbraccio a presto

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  2. interessante...ho sempre pensato che il freddo inibisse la lievitazione...ma proverò!
    Un abbraccio mia cara

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    1. Uguale a te!!! :) anch io pensavo così !!! É stata davvero una bella scoperta !!!! Ti abbraccio forte forte....anche se sono incasinata non ho perso le speranze per la nostra " gita" !!! Prima o poi ce la faremo !!!

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  3. Stupendo, un po' il concetto della pizza di Gabriele Bonci!
    E bellissimo il vestito abbinato ;-)

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    1. Esatto!!!! Comunque chapeau ! Per il tuo commento da vera esperta di food!!! Sei meglio della martha ;)))
      Un abbraccio

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  4. che bello fare il pane! anch'io mi faccio aiutare dal kenwood e poi lavoro a mano, è così bello impastare a mano. Da un po' di tempo ho la pasta madre e i tempi sono un po' più lunghi ma la lievitazione in frigo ha soddisfatto anche me! baci
    Francesca

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    1. Prima o poi mi convertirò anch io alla pasta madre !!! É segnata tra le mille cose da fare :))) anche tu hai provato??? É davvero un' ottima opportunità ! Così é più fattibile avere il pane fresco quando vuoi....baci

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  5. Belle pagnottine! Io da quando ho provato questo metodo non lo mollo più! Anche io ho un panetto in frigo da ieri, io lo lascio anche 24 ore e poi lo cuocio in pentola, viene una crosta croccantissima, se vuoi provare vedi il video su you tube del pane cafone!
    Buona giornata!

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    1. Come lo cuoci in pentola??? Questa la devo provare!!!! Adesso vado a guardare il video . Grazie per la dritta !!!! Un abbraccio

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  6. uuuh che pane meraviglioso pieno di farine integrali!!!! mi piace moltissimo!!!!
    e comunque se ti può consolare io faccio sempre lievitare la pasta della pizza (per esempio) in frigo...
    complimentissimissimi!!!!
    smack!

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    1. Mi sto accorgendo che la mia 'scoperta" è uno standard per molti 😄 meglio tardi che mai !! Baci grandi a presto

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  7. Ciao! è da poco che ti seguo, ma mi piace tanto il tuo blog, complimenti! Se puoi passare a trovare il mio, ho una sorpresina per te :)

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    1. Grazie cara !! Anche se un pó in ritardo corro a scoprire il tuo blog !! A presto

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