sabato 26 maggio 2012

IL "MIRACOLO" DELL'UOVO POCHE'...



Non sono mai e dico "mai", riuscita a fare un uovo in camicia come si deve .
Ho provato varie tecniche, ho modificato intensità di bollitura, vari tipi di aceto (vuoi mai?)…nothing to do…
L’uovo si disfava formando filamenti bianchi e giallini che si mischiavano nei vortici dell’acqua in ebollizione, creando masse ingestibili. Cercavo di recuperare il tutto con la schiumarola tentando di “comporre” un simil uovo ma i risultati erano pessimi e abbandonavo l’impresa buttando via tutto.
E dentro di me, soffrivo. Non è possibile non riuscire a fare un uovo in camicia !!! avevo  visto mille video , avevo letto mille trucchi del mestiere ma questa per me era sempre rimasta una “mission impossibile” fino a quando…

Gita lavorativa a Parigi (eh, si una volta nella vita era capitata proprio a me!!!) e tra le persone del gruppo avevo conosciuto  una simpatica coppia e avevo scoperto con piacere  , che erano ,non solo appassionati di cucina, ma che lui mi era fresco fresco di corso di cucina "blasoné".
E parla di qui e parla di là ecco saltar fuori il mitico uovo pochè. Altro non è che il “simpatico” uovo in camicia . O meglio , non è proprio la stessa cosa : l’uovo in camicia classico si fa con l’acqua che bolle, questo invece va fatto con l’acqua portata a bollore e poi spenta…mi sembra...
Vabbè, ma il “segreto” di questo mio uovo pochè non è assolutamente nell’ebollizione dell’acqua  ma nell’allestimento adottato per cuocerlo senza che si disfi tutto…
L’uovo va “confezionato” nella pellicola trasparente e così cotto!!!!
Fantastico vero???? Io adesso sono una donna felice e appagata! J a volte basta davvero poco nella vita…
Anyway
Ecco come ho fatto:
ho preso una tazza piccola e l’ho rivestita con un pezzo di pellicola abbondante. Ho rotto l’uovo dentro e l’ho sigillato formando un sacchettino con l’accortezza di far uscire bene l’aria (altrimenti il “sacchetto” una volta  messo nell’acqua, galleggia, l’ho provato personalmente !)
L’ho chiuso con quei laccetti dei sacchetti da freezer, altrimenti tendeva ad aprirsi.
Quando l’acqua si messa a sobbollire ho messo delicatamente il mio sacchettino nell’acqua. L’ho curato amorevolmente, girandolo ogni tanto aiutata da un cucchiaio affinché si cuocesse in modo omogeneo. Dopo circa 5 minuti abbondanti l’ho tirato fuori e , delicatissimamente, l’ho aperto.
Miracolo!!! Era intatto, forse un po’ mollino ma così deve essere, o no??? J


L’ ho accompagnato ad una crema di piselli fredda che adoro pur non amando particolarmente questa leguminosa .
Ecco la veloce ricetta:
Ingredienti:
250 gr piselli (io ho usato quelli surgelati)
Sale
olio
Panna vegetale
Ho cotto i piselli in una padellina con un filo d’olio . a cottura ultimata ho aggiunto la panna vegetale (che risulta più leggera e anche più liquida e per questo è perfetta)  e il sale.
Ho quindi frullato il tutto con il minipimer.
Fine.
Volendo fare i "sofistici" si potrebbe passare al colino il tutto per rendere questa crema vellutata e senza grumi (perché un po’ ce ne sono) ma a me piace la sua aria pseudo rustica , la sua consistenza materica che si sposa perfettamente con la morbida  presenza dell’uovo poché.
Insomma questa ricetta facile facile rischia di diventare un mio cavallo di battaglia e se poi ci si aggiunge anche una piccola manciata di germogli di trifoglio ( eh, si ho preso il germogliatore…ma questa è un’altra storia e probabilmente un altro post….) allora ecco che l’immagine di questo piatto diventa very chic!!!!!
Insomma anche con un banale ovetto si rischia un figurone tra i commensali…quindi assolutamente ricettina "to do"!

ed ecco il mio "saggio" set di polyvore...


meglio un uovo oggi...

10 commenti:

  1. Noooo che idea! Nemmeno io sono mai riuscita a fare un uovo in camicia decente. Mia mamma, che in cucina era un disastro, invece, ci riusciva senza problemi.... Ma questo trucco lo adotterò di sicuro anch'io!
    Buona giornata
    Nora

    RispondiElimina
    Risposte
    1. nora credimi: provare per credere!!! :-))) baciiiiii

      Elimina
  2. ma sai che è un' ottima idea?????? adesso mi metto a fare uova in pellicola a manetta per stupire tutti... :O)
    un bacione cara!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. stupore del pubblico : assicurato e autostima a mille!!! un abbraccio

      Elimina
  3. Davvero tutto qui? Altro che l'uovo di Colombo!...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. brava virò, dici bene : altro che uovo di colombo!!! è proprio così!!! :-) bacissimi

      Elimina
  4. Io è già tanto se riesco a fare un uovo affrittellato come si deve! :-) No, non scherzo, in materia di dolci sono un asso, ma per i salati, non mi applico troppo, preferisco lasciare che si applichino gli altri! Però l'uovo in camicia mi ha sempre tentato, prima o poi voglio cimentarmi in questa "impresa"! Ottima questa ricetta!

    RispondiElimina
  5. Io adoro l'uovo in camicia, ma non mi sono mai cimentata, vista la mia manualità da elefante... Ma domani iltuo non me lo lascio scappare!

    RispondiElimina
  6. Anonimo23.4.13

    però...prima sfoggi un nothing to do...e poi mi scrivi si disfava???!!! gesù......

    RispondiElimina
  7. Anonimo10.6.13

    Come fare l'uovo pochè correttamente: mettere 1 litro d'acqua acidulata al 10% con l'aceto (troppo aceto non permetterebbe la coagulazione dell'albume) e portare a sobbollizione (l'acqua non deve mai bollire ma appunto sobbollire) creare il vortice e buttare l'uovo senza più toccarlo fino a cottura. Il tuorlo deve risultare morbido ovviamente

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...