Ho scoperto quasi per caso le bacche di goji, anzi, se devo proprio dirla tutta me ne avevano date una piccola manciata ad una fiera e non le avevo degnate di uno sguardo fino a quando, settimana scorsa, ho letto una ricetta che le contemplava.
La ricetta arriva dal ELLE A TABLE di marzo e ve la riporto :
Ingredienti :
100 gr di riso
1 litro di latte di riso
50 gr di bacche di goji
150 gr di fragole e/o lamponi
½ cucchiaino di essenza di vaniglia
1 pizzico di pepe nero
Due pezzetti di scorza di limone
Si mangia tiepido o freddo…
Non penserete per caso di mangiare uno spuntino qualsiasi???? Nossignori!
Questa ricetta è il nonplusultra degli antiossidanti, antiinfiammatori, anti invecchiamento, anti tutti i mali del mondo e , non ultimo ci aggiungo anche proprietà considerate “magiche” per merito della bacca di goji considerata un elisir di lunga vita e portatrice di felicità.Questa bacca nasce in Tibet e da più di mille anni è un alimento consumato delle popolazioni Himalayane e tibetane : per i suoi benefici e le sue proprietà viene considerata “tra le fonti di cibo più sane esistenti sulla Terra “
Inoltre è un ottimo spuntino gluten free e quindi non posso non partecipare al contest della mia cara amica Stefania con questo mio post…
Trovare una donna famosa da legare a questa ricetta non è stato facile e , ammetto, di aver preso una strada lunga e tortuosa per trovare un nesso con questo piatto, strada che mi ha portata dritta in Tibet , inseguendo l’avventurosa vita di….Alexandra David Neel, scrittrice ed esploratrice francese (1868-1969).
Donna intelligente e sempre assetata di novità , dopo aver girato in lungo e in largo per l’Europa, grazie ad una eredità proveniente dalla nonna materna, viaggiò per tutta l'India, dove rimase affascinata dalla musica tibetana e dalle tecniche di meditazione . Con la promessa di fare ritorno in Asia, si trasferì in Africa settentrionale dove si diede allo studio del Corano, e, trasferitasi a Tunisi conobbe l'ingegnere ferroviario Philippe Néel che sposò nel 1904. Ben presto la vita matrimoniale si rivelò insoddisfacente per il suo carattere sempre alla ricerca di novità e viaggi, per questo motivo, d'accordo con suo marito, si trasferì nuovamente in Inghilterra per apprendere in maniera approfondita la lingua inglese, fondamentale per gli studi di orientalistica, di cui era appassionata. Dal 1914 al 1916 visse in eremitaggio in una caverna nel Sikkim praticando esercizi spirituali con un monaco tibetano che divenne il suo compagno di vita e avventure e che in seguito adottò come figlio.
Impossibilitata a tornare in Europa a causa della guerra si recò in Giappone. Là decise di andare a visitare Lhasa. Si recò a Pechino e di lì, travestita da tibetana, attraversò la Cina in piena guerra civile e a piedi raggiunse Lhasa.
Morì a cento anni in Provenza.
(notizie prese dal web)Vi consiglio di leggere il suo libro : "Viaggio di una parigina a Lhasa" , l'avevo letto anni fa ed ero stata letteralmente rapita dalla storia e dalla figura di questa donna .
Il filo conduttore tra la mia donna straordianaria e la mia semplice ricetta è il Tibet e il suo magico frutto :
le bacche di goji, che assomigliano all’uvetta sultanina ma sono rosseE questo è il mio set Polyvore per questo post:
complimenti hai proprio un bel blog!ti seguo von piacere ciaoo!!
RispondiEliminaGrazie! Ricambio la visita ! A presto
Eliminaurca proprio non conoscevo questa bacca...ma che bello il tuo bicchierino tesoro, è così invitante!
RispondiEliminaDevo confessarti che il sapore non é proprio di quelli che ti fanno sognare 😉 ma la coscienza é a posto 😊...prova costume arrivo ! Un abbraccio grande
Eliminawow, un post davvero interessantissimo, quante cose che non sapevo!!!
RispondiEliminale bacche le avevo viste in vendita in un negozio bio, ma non le ho comprate perché non avrei saputo cosa farci... al prossimo giro saranno mie!
personaggio davvero particolare e fuori dagli schemi, questa alexandra, grazie mille per avercela presentata :))))
Ciao cara Cristina! Le bacche sono buone anche mangiate cosí ... E credo che non farebbero brutta figura in qualche dolce meno light ! Sono contenta che questa Alessandra sia piaciuta! É stata un personaggio soprattutto per i suoi tempi . Di sicuro da conoscere magari leggendo un suo libro. Ti mando un caro abbraccio
Eliminase è antitutto questo... tanto vale provarla ^_^
RispondiEliminaHai perfettamente ragione!!! Un " anti tutto" così non capita tutti i giorni....a presto
Eliminapost interessante anche se credo poco a tutte queste facoltà miracolose,sono diventata refrattaria a questa moda detox, la tirano fuori sempre all'inizio della primavera per farci sentire in colpa..... mangerei quel bicchierino solo per il piacere di mangiarlo,sembra buonissimo!Buona settimana....
RispondiEliminaEh si cara chiara ,dici bene, i miracoli non esistono e, come ho detto alla simo, sappi che il gusto di questo bicchierino é assai poco sfizioso :( si dovrebbe forse aggiungere una bella colata di cioccolata :) .... Dimenticandoci la prova costume :))) ti abbraccio forte
EliminaProverò questa ricetta, non si può rinunciare alla magia delle cose....
RispondiEliminaPuò essere un' ottima occasione per regalarci un momento magico... A presto.
EliminaAnche io adesso le voglio provare, se poi hanno anche tutte queste proprietà...non posso proprio rinunciarvi.
RispondiEliminaIntanto il tuo bicchierino fa gola solo a guardarlo, se poi fa anche bene...meglio!
ciao loredana
Vale la pena provarlo solo per ...la prossima prova costume :) il gusto svenevole di alcune ricette qui é difficile da trovare:))) ma quando lo mangi ti senti benissimo e soprattutto a posto con la coscienza :) baci
EliminaLe ho comprate l'ultima volta che sono andata a Barcellona, perché se vedo un ingrediente nuovo devo averlo... Le ho mangiate così in purezza e a me sono piaciute molto, mentre agli uomini della mia vita, no... E però, adesso che conosco le sue proprietà non posoche riaverle... Dovrò andare fino a Barcellona? Be' se la Alexandra ha fatto il giro del mondo, un viaggetto a barcelona che sarà mai?
RispondiEliminaGrazie della ta partecipazione, ti metto subito in lista! :***
Anche a me piacciono "al naturale"! E credo tu le possa trovare senza andare fino a Barcellona anche se potrebbe essere una buona scusa per un viaggetto :)))!!! Allora ho fatto i compiti giusti ???? Sono contenta !!! Ti abbraccio forte. Baci
Eliminaciao carissima, quante cose ho imparato oggi nel tuo blog.
RispondiEliminaLe bacche non le conoscevo e questa alexandra è stata proprio una donna straordinaria.
un bacione
sabina
Ciao cara Sabina ! Sono contenta che il mio post ti sia piaciuto! Ti mando un grande abbraccio a presto!
Eliminamolto interessante! che vita avventurosa, una donna coraggiosa che ha seguito le sue passioni, davvero straordinaria! ciao! :-)
RispondiEliminaDi sicuro la alexandra ai suoi tempi sarà stata considerata un po' "strana" ( e forse anche ai nostri tempi!) ma a noi queste donne piacciono tanto....vero??? Baci , a presto
Eliminacelooooooooooooooo!! ma mi mancano le ricette!!!! e mi manca pure la Alexandra! ma ho giusto aperto il carrello di amazon ;-)
RispondiEliminagrazie per questo bel post
ale
Grazie a te che con tutte le mille cose che fai trovi tempo per venirmi a trovare nel mio piccolo blog! Anch io non sono presente come vorrei ma sai già....vero???:) mega baci ....ma quando ci vedremo????
EliminaP.s.: il libro ë davvero carino...avventuroso e particolare...come la alexandra . Ma quanto ci piace ' sta tipa, vero???? Sarà perché forse é tua omonima? :)))
E' bellissimo questo tuo ultimo post! La ricetta è interessante, gli ingredienti anche e in più mi sa appunto di super cosa sana e non hai idea di quanto io abbia bisogno di energie buone e antiossidanti! La primavera è arrivata sbattendomi a terra le forze e le energie, ma sono in fase di ripresa (si spera :)
RispondiEliminaUn abbraccio e complimenti per questa bellissima idea!
Mari
grazie mari, sono contenta ti sia piaciuto! certo che sei in fase di ripresa: avevi dubbi??? :-))) un abbraccio a te. a presto!
Eliminale goji le ho usate nel te, sembra che facciano bene agli occhi e a Singapore si beve il te e buttano le bacche (pensa un po') mentre qui in NZ sono in molti cereali. Non so se facciano più' o meno bene di altre, ma il colore e' bello :-).
RispondiEliminaLa crema che hai fatto e' proprio bella, ti seguo volentieri :-), vieni a trovarmi se vuoi, sono qui http://alessandrazecchini.blogspot.co.nz/
Ciao
Alessandra
ma dai?? nel tè? non male come idea! grazie per la tua visita.
RispondiEliminaverrò di sicuro a fare un giretto dalle tue parti (ho già visto che abbiamo in comune il tipo di lavoro :-) anch'io lavoro presso una casa editrice ...ma purtroppo non per cose creative, come mi piacerebbe, ma più tecniche!)a prestissimo
Oh cappero allora le devo cercare! Fanno bene per tutto!!!! Un dolcetto leggero leggero ma con gusto! Baci cara!
RispondiEliminaciao cara ely!!! mah...con gusto ...non direi :-) diciamo piuttosto perfetto per...la coscienza!a resto. un abbraccio
EliminaQueste bacche non le conosco ma sono molto interessanti ! E il tuo dessert e' buonissimo giusto per questo periodo:-) grazie anche per averci fatto conoscere meglio una donna a dir poco particolare!
RispondiEliminainnanzi tutto grazie per la tua visita e il tuo commento. in effetti è fresco e non fa venire sensi colpa! :-) sono contenta di aver fatto pubblicità alla alexandra :-) è una tipa che mi è sempre piaciuta anche se un pò tanto "strana" :-) a presto
Eliminabel post, mi piace questa ricetta, ma ancor di più mi piace la tua donna straordinaria!
RispondiEliminaanche a te grazie per la tua visita e il tuo commento che condivido : la vera protagonista del post è lei! e questa volta il piatto passa in secondo piano:-) a presto!
EliminaCiao, non conoscevo queste bacche, hanno un colore interessante e poi tutte quelle proprietà....Buona serata
RispondiEliminaTu sei una grandissima Roby, lo sai, vero??????
RispondiEliminaBellissimo post, splendida ricetta e... le voglio anch'io quelle preziose bacche anti-age!!!! :-D