mercoledì 10 novembre 2010
SPAGHETTI DI SOIA REMEMBER...
Ancora oriente? Certo! Fa parte della mia terapia zen (???) :-) . Quindi dovete sopportare questo mio ritorno alle origini, inteso come un remember dei mie tempi new age, indiani, ayurvedici, ricchi di insegnamenti filosofici che…non sono “quasi” mai riuscita mettere in pratica. Fare il vuoto mentale, respirare nel modo corretto per caricarsi di energia vitale, cucinare cibi sani e sattvici…ecc…ecc…(non ce la posso fare….)
Mi ricordo , anni fa, di uno stage di yoga ad Anghiari, in provincia di Arezzo, al quale avevo partecipato con la mia insegnante di yoga, i miei compagni di corso e una donna indiana , Jayashri o giù di lì (non ricordo bene il nome) esperta di massaggio ayurvedico e di meditazione.
Era stata un’esperienza interessantissima durante la quale avevo avvertito netto lo stacco dalla solita vita, grazie anche al silenziosissimo e bellissimo luogo dove ci trovavamo.
La giornata iniziava presto alla mattina con una seduta di yoga e una breve meditazione, poi la colazione e poi ancora yoga fino a pranzo . Nel pomeriggio si riprendeva verso le 16 ancora con lo yoga e con qualche nozione di massaggio ayurvedico, meditazione e poi cena. Al termine della cena c’era chi si ritirava per fare esercizi di “ricarica” per reiki, ma io non ero tra quelli. Io passeggiavo nella sera intorno a questo casolare riattato in cima alla collina, tra ulivi e piante secolari. Qua e là c’erano silhouette di ferro rappresentanti fate ed elfi e c’erano piccole statue di angeli accanto a fontanelle dalle quali sgorgava acqua canterina.
Mi sembrava di essere in un luogo magico e incantato e quando la luce scompariva arrivavano le lucciole (era il mese di maggio) a rendere ancora più speciale l’atmosfera di quel luogo. Tra le tante esperienze di quei giorni ce ne sono state anche di culinarie…:-) si fa per dire !!!
La Jayashri aveva preparato ,una volta , delle verdure speziate e leggermente piccanti: tutto insipido ma buonino. Una sera mi ero proposta di cucinare ,essendo questo compito da gestire a rotazione (in realtà abbiamo sempre cucinato io e la tipa indiana, ….gli altri meditavano!!!).
Cosa fare? Gli ingredienti a disposizione erano , in pratica, verdure, semi di ogni tipo, farina (rigorosamente integrale e macinata a pietra) , olio…ma avevo scovato una mega confezione di spaghetti di soia…
Avevo quindi preparato questi spaghetti cinesi…
Titolo: il mio ristorante ritrovato ;-)
Spaghetti di soia 500 gr
4 zucchine medie
5 carote medie
3 porri grandini
olio
sale
salsa di soia
le dosi sono per circa 6 persone.
Mentre mettete a bollire l’acqua per gli spaghetti con un pizzico di sale, scaldate in una larga padella l’olio . aggiungete poi i porri, tagliati finissimi, e fate appassire leggermente . poi aggiungete anche le carote e le zucchine tagliate a julienne.
Salate e unite la salsa di soia…ad occhio…tanto se dovesse mancare potete sempre aggiungerla nei piatti alla fine.
Quando l’acqua bolle buttate la pasta e ,una volta cotta, la tuffate nella padella e la fate saltare con le verdure .
Fine
Questo piatto ha poco di sattvico o di macrobiotico ma ha comunque un gusto particolare (dato perlopiù dalla salsa di soia) ed è saporito. Quando lo avevo cucinato al ritiro di yoga, era stato letteralmente spazzato via…
Tenete conto che le persone che erano insieme a me, vivevano di cereali macinati al momento messi nel latte o addirittura nel tè verde !!! (bleah!) , piluccavano verdure crude, c’era chi non mangiava nemmeno i latticini, e chi guardava male pasta e riso “raffinati”…
Il sale era bandito come pure lo zucchero!!!(ma come potevo resistere????me lo chiedo ancora oggi….)
Ma si sa, la carne è debole (eh, si anche per dei vegetariani incalliti!!!!) e quindi, quando il profumo degli spaghetti con verdure, si era sparso per la casa erano arrivati tutti pronti a mangiare un piatto che, tutto sommato, metteva in pace la loro coscienza very green con la possibilità di godere un po’ di gusto!
Anch’io all’epoca ero vegetariana ma ero già in fase calante e da lì a poco avrei abbandonato questo modus mangiandi per dedicarmi a cibi nettamente più sostanziosi (e gratificanti!!!) abbracciando, udite udite, la cucina inglese che non conoscevo, che ho apprezzato e apprezzo tutt’ora, grazie alla mia amica Jenny , allora mia vicina di casa, che mi aveva erudito sul golden syrup, sui jelly,sul mincemeat, sul lemon curd,e sui favolosi prodotti duchy originals, ecc…..ma questa è un’altra storia…:-)
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Grazie Roby di condividere non solo ricette speciali, ma anche la loro piccola storia che per te le rende tali.
RispondiEliminaLi proverò di sicuro e cercherò di ricostruire quest'atmosfera zen anche solo nella mia mente.
Un abbraccio!
avrei bisogno anche io di staccare dalla solita vita e scappare da qualche parte a meditare ....belli e originali questi spaghetti...Un abbraccio....
RispondiEliminapiacerebbe anche a me per una volta rilassarmi... in santa pace... staccarmi dalla bagnarola per qualche attimo.... mi offri un piatto di spaghetti? non li ho mai provati di soia :-9
RispondiEliminama certamente! vivere di becchime sciapo l'è duuura...la natura ed il mondo offrono tale e tanta varietà che è lì che attende solo la nostra fantasia e creatività. condivido il pensiero che...gli estremi son sempre sbagliati, o meglio, non in equilibrio.
RispondiEliminagià me l'immagino l'effetto panacea dei tuoi spaghetti gustosamente allegri e colorati!
"in media stat virtus" mi rappresenta proprio.
carnedebolepuntocom
I tuoi racconti mi entusiasmano sempre. Ad Anghiari ci andammo con mio marito sotto una pioggia battente in gita. Eravamo in viaggio per festeggiare la fine del mio dottorato.
RispondiEliminaHo degli spaghetti di riso very Chinese, verdure a non finire e per la salsa di soia troverò un degno sostituto gluten free, mi sa che mi hai regalato la cena di stasera :-*
@ballerina: basta crederci! un abbraccio grande e grazie per la tua visita! a presto
RispondiElimina@chiara: ma quanto ti capisco!!! la mia "fuga" risale a 10 anni fa!!! quindi avrei bisgno di rifarla! :-) originali, non tanto, sono ,in pratica, quelli che si mangiano in tutti i ristoranto cinesi ! :-)ti abbraccio
@ely: vengo con una piccola barchetta virtuale a prenderti e insieme ci facciamo una bella cenetta a base di spaghetti e chiacchiere!!! ma quanto sarebbe bello!!! baci
@rita: questi sono come quelli che si mangiano al cinese solo più "genuini"...ogni tanto un tocco esotico ci sta! panacea o meno , sono velocissimi da fare e possono aggiustare una cena improvvisa tra amici! :-) baci
@; fabi: anghiari lo ricordo come un paesino delizioso very tuscany!!:-) magari al posto dlla soia potresti mettere qualche goccia di aceto balsamico (poche però) che ne pensi?? altrimenti sono buoni anche senza salsa! veloci e , nel loro piccolo, pure light! baci
Che bel racconto Roby! Il piatto mi piace e mi sembra anche salutare, why not? Pochi grassi e molto gusto, riscalda il cuore e l'animo! Poi mi dovrai passare l'indirizzo di quel posto dove hai fatto il ritiro yoga... ;) baci!
RispondiEliminaUn tocco esotico ci sta e sono piatti anche molto buoni, che esperienza hai raccontato ho percepito come un mix ricco di sensazioni, ciao
RispondiElimina@blueberry:posto bellissimo ma non ricordo il nome anche perchè aveva organizzato il tutto la mia amata maestra di yoga ,che purtroppo , non è più tra noi. se riesco a recuperare indirizzo (ammesso che facciano ancora questa sorta di "ritiri") ti faccio sapere. esperienza unica! ti abbraccio
RispondiElimina@stefania:ricettina banale ma mi ha riportato alla mente il ricordo di questa esperienza particolare che tu hai perfettamente colto! baci
Adoro gli spaghetti di soia e ne ho sempre un pacchetto in dispensa e, devo dirti che li mangio spesso anch'io come te con le verdurine o aggiungendo un petto di pollo se è rimasto li solo soletto.
RispondiEliminaAdoro il tuo racconto, ti immagino Serena e concentrata su te stessa, che ogni tanto ci vuole:))
Ti abbraccio forte
pat
questa è una ricetta che probabilmente farò. A me questo tipo di alimentazione piace assai... ai miei uomini di casa un po' meno :S
RispondiEliminabello! ma adesso vogliamo scoprire tutto sulla cucina inglese!!!
RispondiEliminaTe l'ho già detto che potresti fare la scrittrice? I tuoi racconti sono sempre così coivolgenti...! Appetitosi, questi spaghetti cinesi! O almeno, così sembra... :-D
RispondiElimina@patricia:brava anche con il pollo sono buonissimi! bè...serena è una parola grossa...diciamo che mi sto impegnando !:-) baci
RispondiElimina@angela: anche a me ogni tanto piacciono questi gusti "esotici" devo dire che anche alla mia blasonata figliola piacciono questi piatti e la dolcemetà mangia di tutto!!! :-)) baci
@cristina: hai ragione! devo impegnarmi a postare qualche piatto interessante...:-) promesso! baci
@lucia:grazie! lo sai, scrivere mi piace da sempre! la scrittrice??? un sogno (da quando ero bambina!) in effetti questi spaghetti sono saporiti senza essere un piatto da gourmet! baci