Ed eccoci al secondo appuntamento del nostro amato starbooks ed ecco le ricette imperdibili che vi invito a leggere e a ...fare :
Vissi di cucina - Popcorn salato al cioccolato
Mapi La Apple Pie di Mary Pie - Crisp Cinnamon Cookies
Arabafelice - Pulla Bread
Ema Arricciaspiccia - Gingerbread town
Dani Menu turistico - Oat cookies
Andante con gusto - Vanilla cookies
Ale only kitchen - Petti d'anatra al forno con chips di topinambur
Per la seconda ricetta di questo Starbooks ho scelto un altro piatto salato, rapido e dal sapore particolare . ingrediente principale: la rapa.
Vissi di cucina - Popcorn salato al cioccolato
Mapi La Apple Pie di Mary Pie - Crisp Cinnamon Cookies
Arabafelice - Pulla Bread
Ema Arricciaspiccia - Gingerbread town
Dani Menu turistico - Oat cookies
Andante con gusto - Vanilla cookies
Ale only kitchen - Petti d'anatra al forno con chips di topinambur
Per la seconda ricetta di questo Starbooks ho scelto un altro piatto salato, rapido e dal sapore particolare . ingrediente principale: la rapa.
Non amo questa radice e l’unico ricordo che ho, sono le minestre di rape e patate che mi
faceva mia nonna. Quelle mi piacevano soprattutto perché me le faceva lei J
e poi perché sapeva insaporirle in modo speciale rendendole particolari e
gustose. Mia nonna era slava con “ramificazioni “ genealogiche astroungariche e
quindi sono cresciuta con questi gusti diversi dalla zona in cui sono vissuta e
vivo ( il Piemonte , per inciso)
Questa ricetta la dedico a lei, a questa donna straordinaria
, dalla vita da romanzo. Una donna semplice ma con un infinità generosità e con la saggezza grande degli umili che mi ha
insegnato tanto senza saperlo .Mi sento orgogliosa della mia discendenza
incasinata e “mistissima” e soprattutto orgogliosa di discendere da lei che
rappresenta l’essenza delle donne della mia famiglia : donne fortemente
indipendenti, che sembrano brusche e
asettiche di sentimenti ma che in realtà sono capaci di affetti
esagerati che tengono però gelosamente e discretamente ben nascosti.
A pochi eletti
l’onore di conoscerci davvero ma per tutti la disponibilità e la
condivisione di quello che abbiamo.
Tornando alle nostre rape…eccomi quindi a sfogliare questo
libro e ritrovare similitudini di atmosfere e di sapori, eccomi dunque a
scegliere le rape, che, come “immagine” mi piacciono tantissimo (uff…la solita
donna superficiale J
… )
foto presa dal web
Pochi gli :
Ingredienti:
1 kg di rape
Sale (non precisata la quantità)
300 gr di pancetta in un’unica fetta
200 ml di panna da cucina
½ cucchiaino di noce
moscata
Pepe nero
E veloce l’esecuzione :
Lavare le rape e tagliare la cima e il fondo. Se le rape
sono grandi, tagliarle a metà e/o in quarti senza pelarle. Farle bollire in
acqua salata per circa 10-15 minuti , fino a quando saranno tenere, quindi
scolarle.
Nel frattempo tagliare il pezzo di pancetta in cubozzi e
farli frigugliare (termine tecnico J ) in padella senza
aggiungere condimento.Scaldare il forno a 200°.
Mettere le rape bollite in una pirofila, mescolarle con la
pancetta compresa di condimento .
Versare la panna in un pentolino e far scaldare fino a
quando diventa densa poi aggiungere salee noce moscata.
Aggiungere la panna alle rape e alla pancetta mescolando
bene il tutto.
Infornare per 10 minuti.
L’autrice ce la presenta come la sua versione rustica quindi
niente raffinatezze nordiche alla Renè Redzepi , celebre chef del Noma di
Cophenaghen ,che pure lui prepara le rape ma con porridge di miglio e formaggio di
capra e non solo….
( piccola digressione:
comunque a me questo chef incuriosisce :piatti preparati con muschi e licheni, bacche “strane”, germogli,
funghi … mah ??? )
La ricetta non mi è dispiaciuta anche se le rape, secondo me, andavano pelate ( ma è un questione di gusti ) : conservando la buccia è rimasto abbastanza intenso il sapore “amaro” della radice.
Il mix di sapori invece l’ ho trovato vincente e simpatico : il “dolce” della panna , il “saporito” della pancetta ben si sposano con le rape , in questo piatto inequivocabilmente invernale, da neve…
Mi sento poi di fare un’altra osservazione positiva (provata dalle
mie ricette “postate” ad oggi ) : la
velocità e la semplicità di esecuzione , comune denominatore che ho riscontrato
anche in altri piatti descritti nel libro. Ritengo sia un particolare da non
sottovalutare , soprattutto parlando di ricette che potrebbero benissimo far
parte delle nostre libagioni natalizie . Una possibilità in più di presentare
nella nostra tavola piatti nuovi e
originali senza doverci impegnare più di
tanto. Viste le vite frenetiche dei più , che nel periodo di feste
diventano ancor più intense, questa caratteristica la trovo un “plus”
interessante…
Cara Roberta, il tuo post mi ha commosso. Le parole dedicate a tua nonna sono splendide. Potrei dire che in ognuna delle nostre famiglie, visto che siamo della stessa generazione, compaiono donne del genere. Persone con una forza ed una umanità talmente grande da lasciare un segno indelebile dentro di noi, che le abbiamo guardate ed amate con gli occhi di bambini anche quando avevamo superato la maggiore età. Ti dico che vorrei anche solo per una briciola assomigliare alle mie due nonne che purtroppo non ci sono più. Circa la ricetta, amo anche io l'aspetto della velocità di esecuzione, anzi questa peculiarità rientra molto nella mia preferenza quando si tratta di cucinare, anche se poi mi ritrovo a preparare brasati! Complimenti come sempre, un grande abbraccio, Pat
RispondiEliminapotere evocativo della cucina!!! per quanto rigarda questa ricetta in effetti il maggior pregio è la rapidità di esecuzione :-) un grande abbraccio
EliminaChe nonna grandiosa hai avuto!
RispondiEliminaLe mie non ho fatto in tempo a godermele come avrei voluto e me ne dispiaccio sempre.
QUesta ricetta potrebbe farmi diventare simpatiche le rape :-)
mia nonna per me era davvero speciale anche se le sue figlie mi "accusano" sempre di averlaun pò sopravvalutata :-) la rapa questa sconosciuta...anche per me...ma devo dire che questa ricetta me le ha fatte conoscere meglio e apprezzare ancor di più. baciiiii
EliminaAnche io ho avuto la fortuna di avere una nonna così e , ancora , una prozia ( sorella della nonna), è un onore e un grande privilegio aver avuto esempi di donne forti e indipendenti , femministe quando il femminismo neanche si conosceva!
RispondiEliminaLe rape mi piacciono tantissimo,la rapidità di esecuzione anche, ricetta rubata!
cara loredana essere "femministe" ai tempi delle nostre nonne valeva doppio :-) quindi merito a loro e alle loro toste personalità. se ti piacciono le rape devi assolutamente questa speedy ricetta! a presto
EliminaUna nonna come la tua, lascia una traccia indissolubile. La forza che hai descritto, la determinazione e l'umiltà (parola ormai in disuso, ma perchè?!?!) nel porsi, sono caratteristiche che ho sempre apprezzato. Anche perchè, mi ricordano tanto mia nonna paterna :-)
RispondiEliminaCome te, non amo molto le rape... però, se non ti sono dispiacute, quasi quasi...
è vero cara ale, lamia nonna è sempre nei miei pensieri! anche per me le rape non sono tra i cibi preferiti e per questo ho voluto provare questa ricetta che ammetto me le ha fatte considerare sotto una nuova luce , certamente positiva! un grande abbraccio
EliminaLa figura della tua nonna è davvero bella.... Una donna da imitare sicuramente, ma tu non sei niente male sai???? Una proposta molto originale, io non ho mai mangiato le rape! Baciiii
RispondiEliminagrazie cara ely :-) ! prova e poi fammi sapere ma se non ami il gusto amarognolo, sbucciale, secondo me saranno ancor più buone! baciiii
EliminaLe nonne: che invenzioni meravigliose! Restano dietro le nostre palpebre e guidano le nostre mani ed i nostri fornelli.
RispondiEliminaLe rape piacciono sia a me sia ad Arc (il cucciolo) e con la pancetta , mi sa, riuscirei a farle provare anche al Martirio!
Diciamo che ci provo... semmai mi sacrificherò io!
Nora
che belle parole cara nora!!! hai proprio ragione! se le ho mangiate io che non le amoparticolarmente, secondo me anche il martirio :-) potrebbe apprezzarle!!! fammi sapere se mai le farai...baci grandi
Eliminasono davvero messa male in fatto di rape, mai cucinate nè mangiate...forse forse è arrivata la volta buona...?!
RispondiEliminaBaci tesoro...
cara simo, dai prova!! ricetta veloce e pratica e poi il giorno dopo sono ancora più buone quindi è un ottimo piatto salva tempo!!! ti abbraccio forte
EliminaMi piace la dedica che hai fatto, mi piace come hai presentato la ricetta, mi piace la ricetta e ti dirò mi piace anche il disegno che le hai dedicato! :-) Insomma bravissima!
RispondiEliminaDani
grazie cara dani!!! troppo buona!!! un abbraccio
EliminaAdoro le rape e adoro la cucina scandinava. Questo libro mi intriga non poco. La nonna te la invidio un po', invece...Un abbraccione Roby, a presto.
RispondiEliminama allora cara roby, questo piatto è il tuo!!! :-) abbraccio forte anche te
Eliminaehilà non so da che parte cominciare... mi piace tutto di questo post!!! dalla nonna che mi ha commosso, al disegno che mi piace da impazzire, alla citazione di quel genio di redzepi, al fatto che le rape andavano pelate (concordo!)... e cara roby, lasciatelo dire, anche tu sei una donna straordinaria :)))
RispondiEliminate l'ho già detto cara cri che mi stai un sacco simpatica???:-) e dopo questi complimenti ancor di più :-) !!! a parte gli scherzi, grazie grazie per le tue parole ! un grandissimo abbraccio
EliminaChe bello avere questi ricordi di tua nonna!., io ne ho conosciuta solo una ma era molto anziana quando io ero piccolina....so ovviamente tutto di lei ma dai racconti della mia mamma, che parlavano della guerra, della sua osteria, dei tanti figli e di una famiglia molto unita. Si impara tanto dalle donne del nostro passato!!
RispondiEliminaLe rape non le ho mai cucinate, proprio perché non sapevo come farle, comincerò da qui!!
...bellissimo il disegno, è tuo??
è vero le nonne insegnano tanto: dalla loro esperienze e dalle loro vite difficili si imparar tanto! questo è unpiatto veloce e sfizioso quindi "facile" anche per approcciare ad un gusto nuovo! :-) eh, si il disegno è il mio...mi diletto a fare queste cosette ... grazie per la vostra visita e il vostro commento.a presto
Eliminabè, direi che a parte la mitica nonna della quale vai giustamente orgogliosa, è decisamente interessante il concetto di piatto nuovo e rapido per la tavola delle feste, concordo in pieno con la riflessione.
RispondiEliminaciao lara, anch'io lo trovo interessante. una new entry che può fare del classico e tradizionale natale un'occasione per proporre un gusto diveso dalle nostre abitudini ! un grande abbraccio
EliminaMi incuriosisce questo connubio! Ma ci credi che ho visto le rape con la buccia sabato scorso per la prima volta...ma si può?!?!? Disegno da artista super...ma ormai lo sai cosa penso dei tuoi disegni :)! Bravissima! E non vedo l'ora di conoscerti <3
RispondiEliminaecco, una ricetta di rape. ho delle rape che mi ha portato il contadino del GAS e non sapevo che farci.
RispondiEliminadici davvero che sono buone? l'idea mi lascia così così. non so, la panna mi perpline. ma mi fido.
questa trine non ho capito se vi è piaciuta o no, leggo post molto discordanti.
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