domenica 1 gennaio 2012

GELATINA DI MANDARINO E...ARTEMISIA GENTILESCHI...




Cosa c’entra Artemsia Gentileschi con la gelatina al mandarino???? C’entra, c’entra…
Non so se capita anche  a voi quando cucinate qualcosa che implica un qualcosa di ripetitivo e poco interessante (come ad esempio, sbucciare un discreto tot di patate, di frutta,…o di spremere una quantità di mandarini indefinita , con lo scopo, appunto, di fare una gelatina) di mettervi ad…elucubrare.
Secondi, minuti, nei quali di solito la mia mente vaga tra gli argomenti più disparati : questa volta è toccato alla Artemisia…
Sono andata  a vedere la mostra,a lei dedicata,  a Palazzo Reale  (Milano).
Quella pittrice,  mi aveva affascinato dopo la lettura del  romanzo “La passione di Artemisia” di Susan Vreeland e poi per essere stata considerata un'icona del femminismo a causa del processo per stupro che l’aveva vista lottare per ottenere la condanna dell’Agostino Tassi, suo stupratore.
Il volantino che accompagna la mostra recita : “…Artemisia ha dovuto aspettare oltre tre secoli per vedere riconosciuto il suo status di artista…”
Bè, guardando la mostra (allestita anche con la collaborazione dalla regista Emma Dante che, secondo me, ha dato quel  tocco teatrale che l’ha resa ancor  più coinvolgente), dicevo, guardando i quadri della pittrice , tutto traspariva tranne che la figura di una donna vittima e incapace di affermare le sue capacità artistiche. Anzi, se proprio devo dirla tutta, l’impressione che ho avuto guardando i quadri esposti, è stata quella di aver di fronte l’opera di un’artista completamente consapevole delle sue capacità oltre ad essere una donna che sapeva come muoversi negli ambienti artistici e pure reali (nel senso di re e regine…)   dell’epoca. Insomma una che, secondo me,  sfruttava anche il suo fascino per …scopi artistico-lavorativi :-) . Vagando su internet ho letto  che infatti , ci sono dubbi riguardo allo stupro subito :lei fanciulla inquieta e ,pare, in rapporti torbidi tra il padre e l’Agostino  Tassi, appunto…mah? Mentre spremevo mandarini pensavo che ogni epoca ha le sue donne in carriera pronte a tutto e, secondo me, la Artemisia era una di quelle.
Opere affascinanti, di dimensioni considerevoli a riprova che la pittrice aveva a sua disposizione uno studio bello grande e un discreto numero di ragazzotti di bottega che la aiutavano.
Mentre pensavo che l’Artemisia avrebbe dovuto essere l’emblema del femminismo non per la storia dello stupro ma piuttosto per le sue capacità manageriali e artistiche che la consacrarono tra i grandi della sua epoca,i mandarini erano finiti e quindi la mia ricetta aveva bisogno della mia attenzione e pertanto lasciavo  nell’etere, attraverso queste righe,  queste mie “riflessioni” e continuavo la mia ricetta…
Non inorridite ma ho usato il fruttapec. Dopo anni durante i quali le mie marmellate e le mie gelatine mi tenevano incollata per ore  davanti alla pentola ,con mestolo in mano continuando a mescolare, a mescolare, a schiumare, a schiumare, per…ore, ho sperimentato il fruttapec ed è diventato per me un must have per le  mie confetture , conferendo alle stesse più sapore dovuto al brevissimo tempo di cottura .Troppo spesso mi capitava di avere marmellate di prugne, mele, fichi che, sostanzialmente, avevano tutte lo stesso sapore L causato dai tempi lunghissimi di cottura che disperdevano nello zucchero (che caramellava troppo) e per l’aere,  l’essenza della frutta impiegata. Non la uso però per tutte le marmellate indistintamente…ma per le gelatine si!
E anche in questo caso ecco prendere una bustina di fruttapec, aggiungerla a 400 gr di zucchero (io uso quello fine, fine, il più fine che c’è…)e metterla in 750 cl di succo di mandarino filtrato, in una pentola. Ho portato ad ebollizione e ho fatto cuocere per circa 3 minuti dopo i quali ho fatto la famosa prova del piattino , mettendo un po’ di gelatina e facendola raffreddare, per scoprire se la consistenza fosse quella giusta (così a me è successo) altrimenti, recitava la busta J , aggiungere il succo di mezzo limone e far cuocere per 2 minuti , quindi rifare la prova.
La gelatina va messa in vasetti sterilizzati riempiti fino all’orlo, chiusi e capovolti su uno strofinaccio per almeno 5 minuto. Così si farà il sottovuoto che proteggerà la vostra gelatina.


Io , ovviamente, il giorno dopo ho aperto il vasetto e l’ho assaggiata (come resistere a quel colore dorato e …natalizio, in queste giornate ancora sature di atmosfera di festa?) : Dosi quasi perfette , forse avrei messo  un po’ meno zucchero ma è un dettaglio. La consistenza gelatinosa da manuale.L’ ho accompagnata al pane che avevo da poco sfornato : un semplice pane con semi di girasole e, rimandando l’inizio della dieta a settimana prossima , mi sono anche preparata un ottimo cappuccio per questa merenda da gourmet !
Un ottimo inizio d’anno non c’è che dire J tra sapori dolci e confortanti e la tranquillità di una giornata casalinga soft e nello stesso tempo piena di energia per le mille idee che mi frullano per la testa , proponimenti per l’anno nuovo stimolanti e creativi che mi appresto a scrivere nell’ennesima adorata lista “to do” …

12 commenti:

  1. I miei migliori auguri...tutti per te!

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  2. Anonimo1.1.12

    Mia cara, devo confessarti che la recensione emotiva della mostra e del personaggio, hanno battuto persino la ricetta, richiamando la mia attenzione e risvegliando i miei sensi in questo pigro pomeriggio, finito prima di iniziare... ti ringrazio per queste righe che trovo davvero splendide! Ti immagino a spremere mandarini, alla mostra di Artemisia :)
    Ti abbraccio

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  3. Come sempre mi affascini con i tuoi racconti e le tue riflessioni... Un bacio di buon anno... anche se domani è lunedì! :(

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  4. che bello leggerti sempre Robi...e una fetta di quel meraviglioso pane con un velo di gelatina...ah, come lo vorrei ora!
    Auguroni ancora

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  5. @angela: che bello ritrovarti! Auguri di cuore a te !!!

    @chatapoche: grazie cara per i complimenti ma ti assicuro che anche la gelatina aveva il suo perché :)un grande abbraccio

    @stefania: grazie ! Un grande abbraccio e mega bacio a te! Eh si, domani é lunedì . . . Vabbé dai, ce la posso fare ! A presto

    @simona: auguri a te cara simo! Spero tanto di vederti presto ! Bacissimi

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  6. Bello, andrò alla mostra.
    Che frattapec hai usato? 1/1 o 2/1?

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  7. ti rubo la ricetta Roby, adoro il sapore e il profumo dei mandarini e la tua gelatina è irresistibile...Un bacione e buona dieta(io inizio domani).....

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  8. che invenzione, il fruttapec! le marmellate che possono cuocere solo venti minuti.. evabbé la pectina è di derivazione naturale!
    la tua gelatina è squisita

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  9. eheh, bellissima descrizione di quei momenti "morti" in cui ci perdiamo nei pensieri!! anche io ne houn tot al giorno (almeno duemila!),ma ipensieri corrono più veloce di un trno e alla fine.. non me li ricordo nemmeno! Sono d'accordissimo su Artemisia, io sto leggendo le sue lettere -e quindi i commenti dei curatori etc etc- e di certo tutto si puòdire, tranne che fosse una vittima del suo tempo!! ovviamente è la società che si è rifiutata di considerarla (fino a tempi recenti) quale artista consapevole e completa.

    cmq ottima ricetta, il tuo cogitare ha dato ottimi frutti!

    p.s. esiste l'applicazione della mostra di artemisia, con opere e pettere! l'ha creata il mio ragazzo :)
    p.s.

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  10. @manoela: ciao cara, ho usato quello 2/1 . Hai ragione a chiederlo era un particolare importante. . . Sorry! A presto

    @chiara:grazie per gli auguri per la dieta ! Ne ho bisogno! Bacissimo

    @cinzia: brava! É la stessa cosa che mi dico anch'io io : la pectina é naturale !!!:) a presto !

    @patpata: allora vado subito a vedere l applicazione! Hai ragione quando dici che da poco é considerata una vera artista. . . Allora i bigotti siamo noi??? :) a presto

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  11. Ho letto anche io il libro della Vreeland e anche un racconto del processo in una raccolta di leggende e racconti romani. Mi ha colpito molto il fatto che testimoniò sotto tortura. Mia opinione personalissima è che a posteriori certe farraginosità dei rapporti uominini - donne - società sono difficili da comprendere appieno.
    Per la gelatina, chapeau! Hai fatto benissimo ad usare il fruttagel, nella gelatina di agrumi misti che feci tempo fà non lo utilizzai, ma credo che avrei fatto meglio. Come sempre le foto sono meravigliose.
    In attesa dell'Epifania tanti auguri a te ed ai tuoi cari

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  12. Roby hai ragione a vedere i suoi quadri non si pensa a una donna delicata ..d'altronde ha affrontato un processo di quel tipo e il quel periodo... oggi sarebbe una food blogger ?
    un bacio voglio andare a Milano anch'io ...
    felice anno nuovo

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