Il glicine è una della piante che preferisco. Mi piacciono i suoi fiori a grappolo, con quel colore pervinca,lilla e azzurro polvere e il loro profumo. Mi piace l’immagine eterea di questa pianta, mi piace il tronco nodoso che si attorciglia ovunque con una forza straordinaria capace di piegare anche il ferro! Il glicine mi sa di primavera e sa di mia zia Leru anche lei amante di questa pianta tanto che quando capita di stare insieme e vedere un glicine in fiore, sembriamo due pazze scatenate che lodiamo ed ammiriamo questo trionfo di primavera tra le sue volute capricciose e le soffici e ondeggianti chiome fiorite!
Questa pianta arriva dal lontano oriente, precisamente dalla Cina e dalla Mongolia.
“Essere o non essere. E’ come un glicine che si appoggia ad un albero”
recita un ko-an , ispirandosi alla caratteristica di questa pianta di appoggiarsi ad un albero, ad un muro, ad un pergolato…
Pare che il glicine sia un potente talismano contro le calamità, un filo magico che suscita le ispirazioni più sublimi e infonde la forza per poterle realizzare nel senso pratico.
Ma questa pianta è anche la scusa (un po’ tirata a dire il vero!) per parlare di una scrittrice che amo, una donna che è stata definita una delle donne più intelligenti della sua epoca,che ha vissuto negli Stati Uniti, in Svizzera, in Francia : Elisabeth von Arnim.
Il libro che me l’ha fatta conoscere è uno dei pochi libri che , periodicamente, rileggo : “Un incantevole aprile” E forse non è un caso che già dalla prima pagina si parla, appunto, di glicine?
“Tutto ebbe inizio in un club per signore a Londra…Mrs Wilkins…scorrendo con occhio distratto la colonna degli annunci personali, vide questo annuncio:
“Per gli amanti del glicine e del sole. Piccolo castello medievale italiano sulle coste del Mediterraneo affittasi, ammobiliato per il mese di aprile. Servitù compresa….”
E per un gioco di coincidenze e strani incastri quattro donne diversissime tra loro si troveranno a dividere questa casa di vacanza . Tutte in fuga da situazioni o preoccupazioni quotidiane e grazie al sole , ai fiori , ai profumi imparano a lasciarsi andare e a conoscere di più loro stesse e il mondo che le circonda.
L’autrice con sapiente e spensierata irriverenza racconta di loro in modo moderno e anticonformista e queste donne inquadrate nell’austero formalismo dell’epoca scoprono la libertà di vivere senza preconcetti e limiti.
Bellobello, positivo, solare, mette allegria, voglia di fare, di sperare, di amare, voglia di mare, di fiori, di profumi…
Dopo questo libro ho letto subito “Il giardino di Elisabeth” e “Un’estate sola”, entrambi particolari, molto descrittivi . Li consiglierei a chi ama la natura, il giardinaggio , la lettura e la scrittura…
Il libro “Un’estate sola” edito da Bollati Boringheri ha una copertina bellissima, leggo che è una foto di Chery Koralic ed è un libro nel quale ho trovato una parte di me, il mio bisogno vitale di solitudine e mi sono ritrovata spesso nella protagonista , che è poi la stessa Elisabeth. Anche in questo libro le riflessioni della protagonista che a volte condivide con il marito (l’uomo di rabbia) o addirittura con le tre bimbe piccole ,sono descritte con intelligente ironia e in modo sottilmente sarcastico quasi da humor inglese.
L’incipit :
2 maggio. Ieri sera dopo cena, mentre eravamo in giardino , dissi : “voglio restare da sola per l’intera estate, e giungere all’essenza della vita. Voglio impigrirmi quanto più possibile, perché la mia anima abbia il tempo e l’agio di crescere….trascorrerò i mesi sui prati e nei boschi. Osserverò le cose che accadono in giardino e vedrò se e dove ho sbagliato. Nei giorni di pioggia mi addentrerò nel fitto della pineta, dove gli aghi sempreverdi rimangono asciutti e nei giorni di sole mi sdraierò sulla brughiera per vedere la ginestra sfolgorante sul fondale di nuvole. Sarò felice , nessuno verrà a disturbarmi. Là fuori sulla piana, tutto è silenzio e dove c’è silenzio, ho scoperto, c’è la pace”
“attenta a non bagnarti i piedi” disse l’uomo di rabbia , levandosi il sigaro dalla bocca. "
Donna dotata di grande autoironia ma determinata e cocciuta nelle sue idee…
Si, bè…forse mi somiglia un po’ davvero . Amo la natura, i giardini, la solitudine ma…anche gli amici, i piaceri della vita e della tavola…
Per “Un incantevole aprile” imbandirei una tavola festosa, ricca di colori : pinzimonio, torte salate, pizze e focacce, melanzane alla parmigiana, pesci grigliati, spiedini , flan di spinaci…crostate di mele, pesche, albicocche…vini bianchi frizzanti e freschi…
Per “Un’estate sola” invece, cibi più “introspettivi”…peperoni e melanzane ripiene di carne e spezie , carpaccio di chianina con misticanza e mousse di gorgonzola dolce , riso venere con gamberetti e zucchine , insalata di spinaci freschi dell’orto conditi solo olio e limone, sale e tanto pepe, bruschette di pane di segale con pomodori appena colti, semifreddo al pistacchio con salsa al cioccolato e zenzero…e alla sera, tramonto sul giardino, un infuso di passiflora per trascorrere notti serene …
Il glicine saprà mai che cosa ha scatenato nella mia testa stasera? E mentre immagino le chiome fiorite di viola e pervinca , fluttuare nel vento del temporale in arrivo , mi chiudo in casa dopo aver cercato Eu (il gatto) invano … stasera per lui pura avventura per me forse un po’ di rilettura della Elisabeth…
p.s. dell'ultimo minuto : Eu (il gatto) rientrato ora ! :-)
Bello questo post, molto bello.
RispondiEliminaPenso che, il glicine sia una pianta così pensata nella nostra mente perchè, la vediamo "appesa" a vecchie case piene di racconti.
Una pianta in disuso per le nuove costruzioni.
Questo per dire che, se a volte ci dimenticano è per ritornare con più classe , e con carico di allure nostalgico da distribuire.
Felice giorno, ciao
ullalà!!!! piace anche a me il glicine e grazie per questi libri segnati per l'estate :-))) baciii Ely
RispondiElimina@stefania: bello e raffinato il tuo commento. grazie!
RispondiElimina@ely: a proposito di libri cara ely: che mi dici di "pasta&frolla" di michel roux? me l'hanno già ben consigliato ma ci terrei anche al tuo parere ... non è unn romanzo ma ho visto qualche dolcetto qua e là e sono...poesia!!! :-)
...arrivo in ritardo, ma non posso non citare anche il film "un incantevole aprile"...delizioso, che ricalca benissimo le atmosfere del libro, e si fissa in mente con immagini che non si dimenticano! viva il glicine dal fascino unico.
RispondiEliminabeso
@rita: non so perchè ma sapevo che ti avrei "trovata" tra questi commenti...in ritardo o no è sempre bello leggerti e sapere che ci sei! bacio
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