lunedì 18 giugno 2012

LA "PIZZA" DEGLI HARE KRISHNA...


Ebbene si , questa è una ricetta tratta da un libro di cucina e filsofia degli hare krishna…
Questo racconto si perde nella notte dei tempi ,ma non perché vi devo raccontare  la vita di Siddartha in sanscrito antico (ovvio)  , ma perché risale al tempo in cui  Marie Antoinette era appena nata e trascorrevamo le nostre vacanze , i nostri week end in una bellissima valle delle mie zone , chiamata anche la valle dei pittori.
D’estate i paesini si riempivano di villeggianti , le varie pro loco organizzavano fuochi d’artificio e manifestazioni di ogni genere, la valle si animava. E un anno arrivarono anche gli hare krishna…
Vedere quei giovani monaci vestiti di arancio , con la testa rasata e il sorriso beato stampato sul volto tra le verdi montagne mi aveva fatto un certo effetto.
Non c’entravano nulla in quel luogo e per questo si notavano ancor di più del solito…cosa li aveva spinti ad arrivare fin lì??? Mah?? Non l’ho mai saputo ma un giorno , in giro con il paseggino che trasportava la très petite reine , mi si erano avvicinati e mi avevano chiesto un’offerta …i loro sguardi beati mi avevano catturata e dato che a me basta poco, ma molto poco, per sensibilizzarmi a cause moralmente ineccepibili,   avevo dato loro qualcosa . la sorpresa grande era stata veder comparire magicamente dalle loro tuniche un libretto. Un libretto di ricette degli  hare krishna , corredato di pensieri filosofici e religiosi .

Purtroppo non so che fine abbia fatto quel libretto e mi sono stupita nel non averlo conservato…
Ricordo che avevo pensato
“Ma guarda un po’, chi l’avrebbe detto?  Esiste una cucina dei monaci tibetani…non solo riso e burro di yak?...”
Il libretto infatti,  conteneva ricette che di “tibetano” avevano molto poco, abbastanza banali e scontate e non so proprio  da dove saltassero fuori. Ma tra le pagine ecco la ricetta che mi aveva incuriosito : la pizza di riso.

E proprio questa è la ricetta  di questo post .
Dite la verità, sembra o no una pizza vera??? E giuro di non aver “truccato” la foto (troppo difficile  per me!!!)
Facilissima e d’effetto e , volendo (anzi, per me è meglio) si può usare del riso (meglio risotto) avanzato.
Non ci sono dosi non ci sono ingredienti precisi...
La base di riso bollito , per rimanere più “compatta” ha bisogno di un’aggiunta di formaggio (il parmigiano è perfetto) e un goccio d’olio. Come dicevo prima tra parentesi, il risotto avanzato è perfetto in quanto già bello condito e compatto aiutato anche dall’amido sprigionato in cottura.

Per questa “pizza tibetana” io ho utilizzato un avanzo di risotto alla parmigiana modello basico J e con questo intendo un risotto fatto con un delicato brodo di verdure , niente soffritto (ebbene si…solo un filo d’olio dove faccio tostare il riso) e solo alla fine un’abbondante pioggia di parmigiano.
Un pezzetto di burro a completare la manteca tura.
Questo è un risotto che faccio spesso , una sorta di riso in bianco ma con un po’ di gusto in più rispetto al riso semplicemente bollito.

Ho preso una teglia tonda, l’ho rivestita con carta oleata e ho steso il mio risotto La ricetta prevede niente di più che stendere in una teglia il riso freddo  e farcire con mozzarella e pomodoro fresco. Aggiungere origano e olio e sale e…infornare come una pizza.

L’effetto è simpatico, l’unica pecca è l’impossibilità di tagliarla a fette perfette in quanto il riso tende a non rimanere unito…quindi si servirà con una paletta cercando di “salvare” il più possibile le pseudo fette immaginate J meglio una teglia rettangolare perché dà la possibilità di dividere la pizza in piccoli quadrati facilmente servibili senza improvvise frane…
Dopo aver mangiato qualche fetta state pur certe che il suono cosmico OM vi uscirà spontaneo e la vostra anima si sentirà leggera e beata e vi chiederete come mai non siete a Lhasa …
J forse !

 
tibet

17 commenti:

  1. che simpatica questa storia di questi tibetani vestiti d'arancione e troppo forti con la ricetta della pizza di riso,
    a me la pizza fa sempre voglia in tutti i modi e anche questa sembra proprio bellissima.
    baci sabina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch ' io sono una fan della pizza ! La mangerei sempre !!! Baci a te

      Elimina
  2. Senti: a me l'arancio è sempre piaciuto e poi sono capace di sposare qualsiasi causa davanti a un piatto *felice* come questo!
    Più che un OM mi viene fuori un AMMMMMMM (corredato pure di un *pappa buona!!!*)
    Buona serata e... ti penserò domani, con nostalgia!
    Nora

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fortissimi l ammmmmmm al posto dell om !!!! Sei troppo forte !!! Un grande abbraccio a presto ,,,,

      Elimina
  3. Ma dai! La pizza tibetana!
    Questa la devo proprio provare :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh si questa é da fare un pó per la semplicità della ricetta e un po' anche per stupire....un abbraccio

      Elimina
  4. originale! alla pizza non rinuncia nessuno, anche se si deve fare di riso!!!! :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto!!! E se in più é pure buona si può utilizzare come pizza a sorpresa !!!! Un grande abbraccio

      Elimina
  5. è inutile, robi. siamo vintage, anche sugli hare krishna... ma te li ricordi, quei tempi? come li guardavamo... e come ci restavo male, quando li sentivo parlare italiano, magari anche con la còcina genovese :-)))
    sarà per quello che non mi hanno mai regalato il ricettario?
    lo voglio!!!
    :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi piace Ale che siamo " vintage" 😄belli " quei tempi" e non solo per gli gare krishna 😊 baci

      Elimina
  6. Bella ricetta e sei ..unica , sempre ! ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Penso di te lo stesso cara Stefania. Sei sempre tra le mie visite preferite per tutti i tuoi blog nei quali trovo una piccola parte di me ! Un abbraccio grande

      Elimina
  7. Ciao carissima! forzatamente lontana dal web ritorno a rileggerti con una pizza adatta alla alimentazione gluten free e facilmente adattabile per chi non può utilizzare latte vaccino. Adoro il collage fashion per il tibet, l'arancio sembra un must, mi piacciono un sacco gli orecchini

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione ! É perfetta per intolleranti e celiaci con qualche adattamento qua e là ....che bello ritrovarti ! Io passo sempre da te ma non riesco sempre a lasciarne traccia ! Complimenti per tutto quello che fai, che pubblichi...complimenti per quello che sei ! Ti abbraccio cara fabi

      Elimina
  8. eh no!!! come non hai conservato il libretto di ricette!!!!!!! sarei stata troppo curiosa...
    ma devo ammettere che anche questa pizza di riso stimola, e non poco, la mia curiosità.... una pizza di riso?!?!?!?!? la devo provare assolutamente.. sia mai che mi infonda un po' di saggezza.... almeno per sbaglio..... :O)
    un bacione cara!!!! p.s.: tutto quell' arancio nella mise ti rende una hare krishna molto "fèscion"... eheh.... mi piace!

    RispondiElimina
  9. Ma per valli dei pittori, tu intendi una delle 100 valli che si trovano tra Domodossola e Locarno? Ci sono passata svariate volte con il trenino ed è una zona da mozzare il fiato....se è quella, sei davvero fortunata.
    Ora che mi fai pensare ce l'ho anche io un libro di ricette degli Hare Krishna, comprata quando ancora passavano dagli uffici a vendere i loro oggetti e pubblicazioni....un millennio di anni fa....mi sa che se ci sono ricettine così, dovrò darci una occhiata.
    Un gran bacione, Pat

    RispondiElimina
  10. Anonimo25.8.13

    Mmmm scusate ma vi correggo..glia hare krishna non sono tibetani!!è una setta dell‘india che venera krishna un divinità hindù..

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...