lunedì 24 gennaio 2011

TORTA ZEBRATA...TORTA COPIATA! ;-)



Ecco che arriva forte il profumo…era troppo tempo che non sentivo questo inebriante aroma spargersi per la casa! Zuccheroso, cioccolatoso…un dolce che sta gonfiando nel forno e sprigiona aromi caldi, rilassanti.
Un dolce che è stato una prova …dopo averlo ammirato in uno dei miei blog super preferiti ho subito voluto cucinarlo. Un dolce semplice, essenziale nei suoi ingredienti ma con un effetto assolutamente originale e sorprendente. Ho seguito alla lettera le istruzioni della Stefania et voilà, il miracolo della pasticceria si è compiuto. Anche nel mio dolce sono apparse le deliziose variegature che caratterizzano questo dolce. Questo ensamble di colori mi sembrava arduo a farsi e lo ritenevo “roba da imparati” e invece no! Anch’io sono riuscita a rendere l’immagine che volevo al mio morbido impasto bicolor !
Quante volte quante, non ho fiducia in me stessa! Non oso, mi blocco convinta di non essere all’altezza! E quante volte invece, forte della quotidianità di certi gesti, mando a farsi benedire , per esempio, il semplice e collaudato impasto delle crepes facendolo…impazzire.
Ma quando sotto ai miei occhi un pane particolarmente impegnativo lievita in modo esagerato e , una volta messo in forno, si gonfia ancora e diventa dorato e fragrante al di là delle mie aspettative, non esiste felicità maggiore! Così pure per i dolci che nel forno affrontano la prova più dura ma ne escono vittoriosi e profumati sono soddisfazione pura per me. E tutte queste cose hanno il peso del miracolo al quale assisto estasiata e soddisfatta.
Sono esagerata? Forse si ma credo di essere compresa da chi, come me, dopo giornate pesanti in cui nulla si incastra come dovrebbe o quando i pensieri sono troppo grevi anche per chi è abituato a sopportare, cosa c’è di meglio che dedicarsi a ciò che piace, che gratifica, che rilassa ?
La stanchezza del giorno si cancella alla prima mescolata di impasto, anzi, già quando preparo gli ingredienti sento una scossa nelle braccia, nelle mani…energia che si rinnova , che incomincia a fluire. Nasce e cresce l’entusiasmo per le piccole cose che fanno apprezzare il senso della vita.
Ecco l’impasto prima di cuocere nel forno che è già bello da vedere e lascia ben sperare nella sua riuscita.




Mentre i dolci cuociono nel forno spesso li guardo e quando vedo che lievitano perfetti sento dentro di me una contentezza assolutamente incomprensibile ai più…guardo attraverso il vetro del forno e sorrido e mi dico: ma quant’è bello!! Ma quanto è riuscito bene!




E non vedo l’ora si sfornarlo, di assaggiarlo presa da una sorta di frenesia ….
È un momento intimo , non c’è condivisone durante quei momenti, semmai dopo…quando lo faccio assaggiare a qualcuno o quando, forse, ne scrivo sul blog …ma fino a quei momenti è un rapporto stretto e unico tra me e il dolce /pane che preparo. In cucina ci siamo solo io e gli ingredienti, elementi alchemici che doso come una maga nel suo antro magico…niente formule esoteriche ma oggetti pratici che si trasformano in alleati mitologici (ehm…per esempio il mio KA!!!) capaci di rendere ancora più favoloso il tutto.
A volte sono sola in casa , nemmeno Eu ,il gatto, rimane sul divano ma con un miagolìo prepotente chiede di uscire. Tempo prezioso, solitario, creativo, che pochi sanno apprezzare ritenendo anche gli attimi di solitudine tristi e pesanti. Non è così per me che nell’assenza di rumori, di cose, di persone, ritrovo la pace e la quiete dopo la tempesta…confortata anche dal profumo della torta appena sfornata.
Non vedo l’ora che raffreddi. Non vedo l’ora di tagliarne una fetta per vedere se anche il mio dolce mi regala l’interno a righe che tanto mi ha colpita e mi è piaciuto. Il tempo scorre lento e quindi ne approfitto per scrivere …
“sfornatelo quando è tiepido” dice la Stefania . e io aspetto il “tiepido”…
Ecco , tocco la teglia, per essere certa della temperatura giusta per sfornarlo. Prendo la gratella , appoggio il dolce, lo lascio raffreddare ancora un po’ e intanto prendo il coltello e penso : dove mettere la fetta per la foto? Come ambientare il tutto? Di sicuro in cucina perché qui il dolce è nato, perché qui si respira ancora più forte l’aroma del cioccolato e della vaniglia. Ed ecco il taglio…siiiiiiiiiiiii!!! Ci sono le righe variegate!!! Evvvvvai!!!
Veloci le le foto (con il cellulare …eh, si) e poi l’assaggio! Che fatto da dolce tiepido è ancora più una libidine! Eh si perché gli ingredienti sono ancora più morbidi e voluttuosi! Il cioccolato si sposa alla perfezione con l’impasto che sa vagamente di vaniglia grazie allo yogurt aromatizzato…

Inutile dire che mi sono mangiata...ehm...ben 2 fette, alla faccia della dieta! :-)))
Per la ricetta vi rimando alla mia musa ispiratrice perché l’ho fatta uguale uguale…





7 commenti:

  1. Anche io mi comporto cosi' ogni volta in cui vedo lievitare un qualcosa nel forno, sono felice di sapere di non essere l'unica :-DDDD
    Non apro il forno solo per non rovinare il tutto, ma se fosse per me lo aprirei per guardare meglio lo spettacolo (lo so, sono malata! :P)

    La torta zebrata ha un fascino incredibile, proprio perché sembra impossibile possa venire cosi' perfetta!

    Un bacione!

    PS: ieri in una vetrina di una libreria parigina ho visto un libro antico su Marie Antoinette e non ho potuto fare a meno di pensare a te e ai tuoi fantastici post :-DDDD

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  2. E sì...quando "l'allievo" supera il "maestro" è stupenda baci ed aggiungo leggerti è un piacere mi riconosco spesso nelle parole ed emozioni che descrivi grazie ciao

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  3. @muscaria: lo vedi che non siamo sole nelle nostre manie???:-))
    marie antoinette non sa quanto è "famosa" sul mio blog!!! guai se lo sapesse ...anche se ogni tanto, non so perchè, ho come la sensazione che qualche gita sul blog della mamma la faccia...mah?? :-) un abbraccio

    @stefania: superarti? impossibile! ma non è questo il mio intento! le tue idee culinarie e di stylelife mi piacciono tantissimo e cerco di imitarle. le tue ricette poi hanno il pregio di essere buone, d'effetto e assolutamente fattibili!!! sono contenta di avere dei punti in comune con te : sensazioni ed emozioni simili rendono ancora meglio il feeling tra noi! un grande abbraccio

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  4. ma che trionfo di opulenza cromatico-sensoriale!!! un risultato strepitoso! brava! ho sofferto anch'io il fallimento delle "tortevariegate" che riuscivano SOLO a mia nonna! questa è imperiale! comprese le dimensioni della tua teglia altona.
    una ola per l'assaggio a dolce ancora caldo: ehm...non posso definire cosa si prova...e-h-m !!
    un bacio (vanilla-flavoured)

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  5. Bellissimo il tuo post che descrive il momento creativo e poi l'ansia e l'attesa che il frutto di tanto amorevole lavoro esca dal forno, sperando che sia proprio come lo volevamo noi... Attimi sublimi di una poesia pura fatta di calore e di profumi avvolgenti, da godersi nella solitudine della cucina...

    Un bacione!

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  6. @rita: anch'io vedevo solo torte variegate...degli altri!!! adesso sono una donna nuova!! :-))) bacissimi

    @mapi:ebbene si! hai reso perfettamente l'idea dl tutto! baci grandi

    @l'orto di michelle:innazi tutto grazie per la visita e il commento. eh, si proprio ...animalier/chic! ;-) a presto

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