lunedì 28 dicembre 2009

Polpette poco chic !




Ebbene si, dopo aver letto su riviste e libri, visto su blog , rivisto in dvd di cucina splendide ricette di piatti elaborati ed eleganti, manicaretti sopraffini per i pranzi delle feste, oso proporre delle polpette , poco chic, fatte con gli avanzi.

Sono avanzi regali, con un passato glorioso. Sono avanzi che hanno fatto parte di portate importanti , presentate con grazia e con giusta enfasi natalizia.
Ma si sa, in questi giorni, l'abbondanza l'ha fatta da padrona e le imponenti libagioni hanno lasciato come strascico vari tupperware, ciotoline coperte con pellicola , vaschette di alluminio tutte ben allineate nel frigorifero.
L'appetito non è al massimo ma proprio senza mangiare non si può stare ed ecco che scatta ... l'operazione polpetta!


Per questa ricetta non ci sono ingredienti , o meglio, ci sono ma non sono i soliti
Ingredienti :
una discreta dose di creatività
un pò di esperienza
un pizzico di coraggio (per abbinamenti magari nuovi e azzardati)
Aprire il frigorifero e prendere qua e là ciò che vi ispira :-))))

La sottoscritta aveva avanzi modello "Natale classico" e quindi ho tritato carne di cappone e di bollito con uova, formaggio grattuggiato, salvia, prezzemolo, pepe, sale, pane (tanto) ammollato nel latte, un cucchiaino di mascarpone ....eh, si :-)
Poi le ho fritte in olio bollente e servite con una fresca insalata.

Il sapore di queste polpette mi ha ricordato quelle che faceva mia nonna quando ero bambina e quindi hanno avuto per me una valenza quasi proustiana e ditemi se non è poco !






3 commenti:

  1. ciao, passavo di qua...bella la nuova immagine del blog, mi piace..mi piacerebbero anche le polpette, ne sono certa!!!

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  2. Anonimo29.12.09

    mammamia le polpette con gli avanzi di ...cella-frigorifera!!!! grandiosa, anzi poderosa eredità di nonne toste (e noi due ne sappiam qualcosa di nonne...!)
    pensa che la mia nonna alda, arrivava da milano con la corriera, ancora col cappello in testa, quelli con foggia a turbante in velluto, apriva il frigo, ravanava il possibile: culetti di salame, patate lesse, un dito di formaggi assortiti, scartoccio di prosciutto, mezza verza la' sul fondo, l'onnipresente "estrattodicarneliebig" e poi scendeva in salumeria a prendere eventuale rabbocco (ma solo per farne per tutti!) e via di polpetta magica, sempre diversa ma sempre la stessa, con la mano sublime di nonna alda.
    sono grande fan della polpetta non studiata.
    perdono anche il mascarpone che entra a gamba tesa.
    evviva!
    rita

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  3. la polpetta è l'evoluzione della specie, tutti (gli ingredienti) si raccolgono in estasi creativa si fondono so accoppiano e il commensale deve riconoscerne le origini, se no non c'é gusto.
    ww l'vanzo party, ricordiamoci i piatti fatti di avanzi, la ribollita, le polpette, anche la paniscia, il risotto saltato....che delizie

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